La buona notizia come quella di nuove assunzioni nella sanità campana, con l’Asl Napoli 1 Centro alla ricerca di nuove figure professionali nell’ambito dei servizi socio sanitari e socio assistenziali attraverso lo scorrimento delle graduatorie aperte nel mese di giugno 2023, rischia di trasformarsi in una beffa ai danni di coloro i quali nello stesso ambito già operano da decenni, per i quali potrebbe profilarsi addirittura la perdita del proprio lavoro. La preoccupazione di un ribaltone ai loro danni, sta pervadendo decine e decine di professionisti dei vari centri diurni dei diversi distretti capoluogo partenopeo per cui è competente l’azienda sanitaria locale Napoli 1 Centro. Le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp Napoli e Campania, in una nota congiunta parlano di “messa in mobilità di 20 educatori’’ cosa che “rischia di diventare un dramma occupazionale con conseguenze su centinaia di lavoratrici e lavoratori, impiegati nei servizi in appalto nelle aziende sanitarie locali e ospedali’’. La paura per il futuro lavorativo serpeggia ad esempio in una realtà come Gatta Blu, primo centro di riabilitazione psichiatrico e psicosociale in Campania attivo a Scampia, nel distretto sanitario 28 dell’Asl Napoli 1 Centro, fondato dal professor Sergio Piro a fine anni ’80. A svolgere attualmente le varie mansioni nell’ambito psicosociale e psichiatrico al centro diurno Gatta Blu sul territorio del quartiere a Nord di Napoli sono gli operatori della cooperativa sociale Era, nata nel 2012 su iniziativa di quattro cooperative sociali storiche legate al gruppo di imprese sociali Gesco, il Calderone, Alisei, Alser e L’Aquilone. Tutte loro gestiscono in strutture pubbliche e private servizi residenziali e semiresidenziali, tra cui Servizi intermedi residenziali e Centri diurni riabilitativi nell’area psichiatrica, nell’area delle dipendenze, comunità di accoglienza e centri diurni per anziani.

La preoccupazione degli operatori di Gatta Blu – Al centro diurno Gatta Blu di via Oliviero Zuccarini a Scampia, attivo dalle 9 alle 17, ci sono 12 operatori, tra educatori e responsabili della riabilitazione, sono arrivati a essere presi in carico anche una quarantina di persone a cui dare supporto è necessario. Tra i professionisti c’è l’educatrice socio-sanitaria Letizia Alfano, che afferma: «La Legge Basaglia (la numero 180/1978) oltre a decretare la chiusura dei manicomi ha messo al centro la rete territoriale ed educativa delle varie comunità. Quest’obiettivo – aggiunge la Alfano – ha fatto sì che i professionisti sviluppassero un metodo di lavoro volto alla salvaguardia di chi usufruisce dei servizi del centro diurno. Noi non siamo contro la graduatoria dell’Asl Napoli 1 Centro per l’assunzione di nuovo personale, ma stando a quanto abbiamo, con partenza 1 agosto, sarebbe stato deciso un assottigliamento di 720 ore settimanali su tutti i servizi dell’Asl Napoli 1 Centro, compresi quelli garantire i servizi di Gatta Blu’. Tutto ciò, secondo la convinzione dell’educatrice Letizia Alfano, presupporrebbe, almeno per una parte anche dei 12 lavoratori di Gatta Blu, «il rischio di professionisti come noi di perdere il lavoro.Se ciò dovesse accadere a qualcuno di noi o magari a tutti davvero, quale sarebbe il nuovo metodo adottato dall’Asl per garantire i servizi? In quale direzione si vorrebbe andare? Si ricomincerebbe da capo con nuovi operatori e si vanificherebbe quanto fatto in decenni di lavoro fatto con professionalità, aggiornamenti e appunto la costruzione di un metodo in favore della persona». Alfano ribadisce: «La riduzione va estesa a tutti i servizi non solo quelli di cui ci occupiamo noi». A Gatta Blu lavora da 30 anni Giovanni Chianese, uno dei veterani. «Il discorso non va posto su un piano di competizione rispetto a chi è più bravo, ma riguarda l’esperienza maturata in trent’anni e il metodo adottato. Forse il nostro lavoro non è ben visto dall’Asl, che magari non riesce fino a fondo a riconoscerlo? Il nostro è un lavoro difficile, dove non deve mancare l’empatia. Chi già entrato ha avuto comunque bisogno delle indicazioni da chi lavorava da più tempo».

La raccolta firme in favore degli operatori – A favore degli attuali 12 operatori di Gatta Blu c’è da segnalarsi la mobilitazione dell’Ottava Municipalità e del distretto sanitario 28, che oltre a Scampia comprende anche i quartieri di Chiaiano, Piscinola e Marianella, con una raccolta firme promosse da varie realtà territoriali. Chiunque lo volesse, può inviare la propria adesione all’indirizzo mail med.antirazzista.napoli@gmail.com “Oggi – si legge tra le altre cose nell’appello a sostegno di Gatta Blu – c’è la necessità di riscrivere un nuovo patto sociale. Rivendichiamo il riconoscimento di un patrimonio di esperienza e conoscenza, la necessità di implementare ulteriori servizi che rispondano ai nuovi bisogni rilevati, il mantenimento dei livelli occupazionali e lo sviluppo di un modello di Sanità campana più vicino ai territori’’. A “difesa del C.D.R. Gatta Blu’’, a “sostegno dei diritti’’ delle lavoratrici e dei lavoratori e del “mantenimento del patrimonio professionale e culturale costruito negli anni sui territori’’ è l’aggiunta, “si costituisce un’organizzazione di base insieme al coordinamento della rete territoriale di Scampia, ai sindacati, alle associazioni di categoria, alla cooperazione sociale, alla Ottava Municipalità’’. Ad aver già firmato l’appello ad oggi sono: i ragazzi e le ragazze del Gatta Blu, la Rete del Mediterraneo Antirazzista Scampia, BandaBaleno Murga Di Napoli, Associazione Dream Team – donne in rete. E ancora: Presidio Territoriale Libera Scampia “Antonio Landieri” ArciScampia Gridas Grupporisvegliodalsonno Progetto Pangea – Scampia Chi rom e chi no Circolo La Gru Comunità del Cassano Scuola Clopin Asd. “L’esperienza e il know-how di ogni operatore – viene ulteriormente ribadito nell’appello – hanno creato e realizzato percorsi sperimentali sviluppando buone pratiche nella cura e nella qualità della vita quotidiana delle persone. Comunità competenti, colte, resilienti, operativamente flessibili, informate delle risorse che hanno a disposizione sui territori e legate ad essi per sviluppare percorsi di inclusione, autonomia, inserimento lavorativo’’. Il rischio ravvisato in relazione alle nuove assunzioni tramite graduatoria Asl è riassunto dai promotori della raccolta firme in quattro punti.  1) “Licenziare operatori e operatrici socio sanitarie della cooperazione sociale attivi sui territori da oltre trent’anni, sostituendoli con nuove figure’’. 2) “Procurare un danno agli utenti e ai loro familiari, un vuoto nei riferimenti, scaricare sulle famiglie, dalle quali molte volte proviene il disagio, ulteriori problematiche’’. 3) “Privare il territorio di una risorsa e di un legame comunitario che produce cura e salute sociale’’. 4) “Smantellare un metodo, un patrimonio di esperienza, un’impalcatura sociale cardine della legge Basaglia, alimentare l’isolamento sociale e lo stigma che accompagna la salute mentale’’.

La nota dei sindacati –Nella nota congiunta le segreterie regionali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp Napoli e Campania, annunciano dopo la pausa estiva una “mobilitazione, finalizzata a determinare condizioni che tengano conto dell’esperienza e del contributo che questi lavoratori hanno fornito nel funzionamento dei servizi anche nel corso della pandemia’’. Le funzioni pubbliche campane dei tre sindacati confederali affermano dicono aggiungono: “Nel condividere il processo di internalizzazione dei servizi in appalto in atto ritengono altresì doveroso che tale processo abbia la giusta attenzioni verso chi nel corso degli anni (in alcuni casi anche 20) ha contribuito all’apertura e al funzionamento di innumerevoli servizi Socio-sanitari. È possibile – sono convinti Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp Napoli e Campania – un impiego di questa forza lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione, fermo restando i requisiti di accesso, garantendo la riserva dei posti prevista dalla normativa, sia nell’apertura di nuovi servizi che di quelli già operativi, utilizzando le professionalità acquisite che è garanzia di qualità dei servizi’’.

di Antonio Sabbatino

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