Leopoldo è il capodoglio ritrovato spiaggiato a Ischia il giorno della vigilia di Natale del 2018. Un esemplare maestoso, lungo 8 metri, per il quale non fu possibile compiere alcun miracolo e che oggi è diventato un diorama per lo studio del “whale fall”.
Leopoldo, al momento del ritrovamento, mostrava i segni di una grave denutrizione e la necroscopia aveva rilevato un’infezione nel tratto faringeo che probabilmente è stata la causa della morte dell’animale poiché non gli permetteva più di alimentarsi correttamente. Inoltre, nello stomaco dell’animale sono state trovate buste di plastica e un filo di nylon lungo ben otto metri. “Oggi lo scheletro di Leopoldo, recuperato dall’Università di Padova, è stato utilizzato come base per un diorama che illustra il fenomeno del “whale fall” – fa sapere l’associazione Oceanomare Delphis onlus, presieduto da Barabara Mussi – con le carcasse dei grandi cetacei che sprofondano sul fondale e diventano un habitat ricco di energia, attirando organismi da tutto il mare profondo per banchettare, diventando così veri e propri ecosistemi: lo scheletro è esposto al Museo Darwin Dohrn della Stazione Zoologica di Napoli.” Le acque di Ischia e Ventotene sono un habitat critico per i capodogli del Mediterraneo. Il catalogo di Oceanomare Delphis, che monitora questi animali dal 1991, conta oggi 103 individui della specie.

di Mirella D’Ambrosio

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