di Francesca Damiano
MESSINA. Lipari, probabilmente, «rappresenta un modello positivo da esportare anche in altre realtà del nostro Paese». A dirlo è Antonio Fascì, componente della Commissione azionale Guardie Zoofile. Si è chiusa, infatti, con un bilancio di 158 animali sterilizzati (117 gatti e 41 cani) l’operazione anti-randagismo cominciata lunedì 19 novembre e condotta nella più grande delle isole Eolie dalle associazioni Enpa ed “Eolo a Quattro Zampe”, in collaborazione con le autorità comunali.
LE ATTIVITA’. Le attività compiute dai volontari hanno previsto la cattura, l’identificazione, la sterilizzazione e il successivo rilascio degli animali. Mentre gli interventi chirurgici sono stati realizzati presso l’ambulatorio della dottoressa veterinaria Laura Gulotta, impegnata da anni in azioni di contrasto al randagismo sull’isola. Per quattro cani, in condizioni particolarmente difficili, è stato necessario il trasferimento presso il rifugio dell’Enpa di Monza. A Lipari l’Ente Nazionale Protezione Animali è stato rappresentato non soltanto Fascì, da Meir Levy, veterinario della Sezione Enpa di Perugia e dai propri volontari, ma anche da Isotta, l’unità mobile dell’Enpa per il soccorso agli animali coinvolti nelle gravi emergenze. «Ringrazio l’associazione Eolo a Quattro Zampe e la sua residente, la dottoressa Gulotta, che hanno promosso l’intervento e reso possibile il successo dell’operazione. Sono molto soddisfatto dei risultati conseguiti a Lipari – ha commentato Fascì – il bilancio del nostro intervento è decisamente positivo. Ma un dato ancora più positivo è rappresentato dall’impegno con cui l’amministrazione comunale ha affrontato e mostrato di voler risolvere la piaga del randagismo».

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