Il ritratto di un volontariato in grande difficoltà emerge dall’ultimo rapporto annuale “Noi doniamo” redatto dall’IID, l’Istituto Italiano della Donazione. Il report, strumento con il quale l’Istituto valuta le tendenze e le variazioni delle donazioni in Italia, parla di una diminuzione significativa dei fondi raccolti da organizzazioni e associazioni non profit. L’81,8% del campione in analisi, rappresentato da 350 ONP sparse per tutto il territorio italiano, ha dichiarato di aver raccolto meno fondi del 2020, che già a sua volta aveva registrato un trend negativo rispetto al passato. Solo il 14,8% ha dichiarato di non aver subito variazioni dall’emergenza sanitaria, che più di tutte è stata la causa scatenante della predominante scelta, di privati cittadini ed aziende, di indirizzare le proprie donazioni a favore di ospedali, Protezione Civile ed altri enti schierati in prima linea nella lotta al Covid-19. Lo studio ha evidenziato al contempo un’aumento medio delle donazioni: l’emergenza sanitaria ha spinto alla donazione circa un italiano su 3. Un’aumento che non ha interessato però le ONP, che pagano il mancato sostegno di coloro che hanno preferito donare per l’impellente lotta al virus. Un’emergenza che ha fortemente penalizzato le organizzazioni senza scopo di lucro, impegnate quotidianamente nelle molteplici e più svariate declinazioni sociali e assistenziali del terzo settore.

La sofferenza del comparto non profit, di fronte ad un calo del 36,4% della raccolta fondi provenienti da aziende e addirittura del 45,5% provenienti da privati cittadini, rischia di rivelarsi fatale per molte associazioni e organizzazioni. Il 43% del campione stima una diminuzione delle entrate per la fine del 2021, fondi necessari per lo sviluppo e il mantenimento dei progetti futuri ed in essere, oltre a rappresentare, per molte organizzazioni, unico mezzo per la stessa sopravvivenza. Così, il 45% delle ONP interpellate ha dichiarato di essere stata costretta a sospendere le attività, mentre un’ulteriore 23% ha dovuto contare sulle sole attività online. Un solo dato sembra non aver avuto significative variazioni, quello inerente alla quota di italiani che versano soldi alle associazioni non profit. Nel 2020, il 14,3% della popolazione italiana ha donato alle ONP, dato che sembra attestarsi sui livelli pre-emergenziali. Anche se bisogna considerarlo un’indice positivo, dato il momento di grande difficoltà generalizzata, la quota di italiani che sentono di dover partecipare al benessere sociale tramite donazioni è ancora insufficiente. In Europa, che può fregiarsi nel suo complesso di essere il continente più generoso del pianeta, l’Italia si attesta al di sotto della media comunitaria. Stesso discorso per il tasso di partecipazione attiva, che, in Europa, ci vede ultimi tra gli ultimi, dato che il vecchio continente primeggia per donazioni in denaro ma non per partecipazione volontaria. Risulta così evidente una mancata crescita, sia della sensibilità dei cittadini alla donazione a favore delle tante realtà non profit del nostro territorio, sia dell’interesse di questi alla partecipazione attiva nel volontariato. Una sfida, dunque, per l’avvenire di tutte le associazioni e le organizzazioni del terzo settore, che dovranno lavorare ancora più sodo per sensibilizzare e successivamente intercettare la generosità dei cittadini.

di Valerio Orfeo

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