domenica, Aprile 28, 2024
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Cultura e inclusione, Pompei è un “Museo per tutti”

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Un altro tassello per implementare l’accessibilità e la fruizione dell’antica città di Pompei. Il Parco Archeologico aggiunge alle iniziative volte a favorire l’inclusione di tutti i cittadini al patrimonio culturale, le guide “Museo per tutti di Pompei”, nate dalla collaborazione con l’équipe di Museo per tutti dell’associazione “L’abilità onlus” in collaborazione con Fondazione De Agostini.

Due guide facilitate gratuite rivolte a persone con disabilità intellettiva che contengono una serie di materiali in linguaggio Easy to read e in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), da guardare e utilizzare sia in preparazione che durante la visita stessa o successivamente come follow up dell’esperienza.

Pompei entra così a far parte della rete di “Museo per tutti”, ideata nel 2015 da L’abilità onlus e da Fondazione De Agostini, che include così 38 siti fra Beni artistici e culturali presenti in tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di abbattere le barriere cognitive attraverso uno strumento semplice e un linguaggio comune a tutti.

 

Questi strumenti si uniscono alle altre iniziative del Parco volte a garantire la più ampia fruizione dei siti archeologici di competenza: dagli itinerari senza barriere architettoniche come “Pompei per tutti” e quelli della Villa Arianna e Villa San Marco a Stabia, della Villa di Poppea a Oplontis e presso il sito di Boscoreale con la Villa Regina e l’Antiquarium; ai  modellini tattili in 3d con supporti esplicativi in braille in alcuni luoghi di Pompei (specificare quali); alla guida “Pompei in blu – viaggio nella casa del Menandro” agenda visiva interattiva per persone con disturbi dello spettro autistico; fino ai percorsi multimediali inclusivi Enjoy LIS Art presenti sui monitor e sull’app, per visitare i siti di Oplontis, Boscoreale e Stabia.

 

“Oggi celebriamo una tappa importante del percorso che il Parco Archeologico di Pompei ha intrapreso, a partire dal 2016 con Pompei per Tutti, verso una nuova visione dell’accessibilità. In tale ottica il sito archeologico diventa luogo di incontro inclusivo della comunità tutta,dove le diversità sono un arricchimento e non più un limite. – dichiara il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel – La guida accessibile rappresenta uno strumento fondamentale di lettura della città antica, attraverso un linguaggio semplificato che permette di conoscere la ricchezza di questo sito. Semplificare, però, non deve essere confuso con banalizzare o limitare la conoscenza; al contrario vogliamo rendere decifrabile la complessità che ci circonda in modo che tutti possano cogliere la bellezza di Pompei nella sua interezza, anche coloro che non hanno gli strumenti per interpretare concetti astratti come, ad esempio, i bambini piccoli. Lo strumento Musei per tutti di Pompei sarà fondamentale anche per lavorare con le scuole in modo sempre più inclusivo”

 

“Siamo molto orgogliosi che “Museo per tutti” possa annoverare tra i suoi beni culturali Pompei. – spiega Carlo Riva direttore di L’abilità onlus e responsabile di Museo per tutti -La presentazione di oggi arriva alla fine di un lavoro molto articolato della nostra équipe in collaborazione con il personale del Parco Archeologico, che ha richiesto un tempo molto lungo di pensiero riflessivo e confronto tecnico per capire come restituire le bellezze dell’antica Pompei ai visitatori con disabilità intellettiva. Ci ha condotto la passione e il  desiderio di raccontare la storia, la vita, l’arte ad un pubblico che vogliamo avvicinare a questo luogo per percepirne – come in tutti noi – il valore e il significato. La fruizione di questo patrimonio dell’umanità ai bambini e agli adulti con disabilità intellettiva è un atto di civiltà e di rispetto perché la cultura sia di tutti e per tutti. Duecento pagine di parole corrette, immagini e simboli comunicativi, descrizioni dedicate che vengono messe a disposizione di persone che potranno così comprendere nel piacere della loro visita il mito, la vita quotidiana, la spiritualità di Pompei con facilità e quindi con lo stupore nato dal capire dove sei e cosa Pompei vuol dire per te”.

“Museo per tutti  – aggiunge Marcella Drago, Segretario Generale di Fondazione De Agostini – ci rende particolarmente orgogliosi, perché unico nel suo genere. Lo abbiamo ideato insieme all’associazione L’abilità nel 2015 e continuiamo a sostenerlo perché crediamo che offrire alle persone con disabilità intellettiva la possibilità di fruire delle opere d’arte e godere la bellezza di luoghi di cultura sia importante tanto quanto eliminare le barriere architettoniche che limitano le persone con disabilità fisica. Quello dell’inclusione sociale è, infatti, uno degli obiettivi che la nostra Fondazione incoraggia in molti progetti, con la profonda convinzione che sia importante assicurare a tutti, soprattutto ai più fragili, le stesse opportunità. Siamo davvero soddisfatti che Museo per tutti approdi al Parco Archeologico di Pompei, uno dei siti archeologici più rappresentativi e tra i più importanti al mondo. Questo traguardo definisce bene il successo dell’iniziativa e il mio augurio oggi è quello che Museo per tutti possa rendere questo sito di incredibile bellezza davvero per tutti”.

 

Il percorso delle guide, sviluppato grazie al lavoro di accessibilità a cura dell’équipe di “Museo per tutti” con il supporto di funzionari e personale del Parco per consentire di gestire agevolmente la visita pur nella complessità del luogo, si snoda all’interno dell’intera area archeologica proponendo 15 tappe, comprendenti edifici pubblici, privati e l’Antiquarium. A quest’ultimo è dedicato un approfondito excursus con la descrizione di una decina di reperti.

Le guide sono realizzate in “Easy to read” e con i simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), con un adattamento dei contenuti mirato a rispettare bisogni differenti.

 

Il pubblico ha così a disposizione schede descrittive, ricche di dettagli tanto sull’organizzazione degli spazi quanto sugli apparati decorativi che rendono uniche ville e palazzi; capitoli o box  di approfondimenti per chi vuole conoscere di più; una mappa orientativa facilitata che permette di localizzare facilmente le tappe del percorso e tutti gli spazi di servizio disponibili, così da rendere il pubblico più autonomo nell’orientamento; un indice dei percorsi costruito in immagini per facilitare la comprensione del tempo di visita; un insieme di pittogrammi in CAA che permetteranno ai caregiver di realizzare materiali ancor più personalizzati a supporto della comprensione delle spiegazioni e della visita stessa.

 

Il lavoro ha coinvolto due associazioni locali, “la Scintilla”, in collaborazione con i Servizi Educativi del Pio Monte della Misericordia di Napoli, e il _Tulipano_ per la validazione delle guide. Tale collaborazione ha visto i gruppi di validatori formati da persone con disabilità intellettiva, protagonisti di un lavoro di perfezionamento delle guide e di messa alla prova della sua fruibilità direttamente in loco tramite l’organizzazione di cicli di visite all’interno dell’area.

 

Le guide sono disponibili presso gli uffici informazione del Parco e/o scaricabili dal sito web istituzionale www.pompeiisites.org

 

Per conoscere il progetto Museo per tutti e i siti coinvolti è possibile consultare le pagine di www.museopertutti.org

Ritorna “Sicurezza on The Road”, il progetto di Bridgestone e della Croce Rossa Italiana dedicato alla sicurezza stradale

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Bridgestone, leader nelle soluzioni avanzate per la mobilità sostenibile, e la Croce Rossa Italiana, la più grande Organizzazione di volontariato in Italia, danno il via alla terza fase del progetto “Sicurezza on The Road”, dopo i CRI Green Camps e le attività negli istituti scolastici. Da aprile a giugno, i cittadini di tutte le età verranno coinvolti tramite degli eventi che si svolgeranno nei luoghi pubblici di circa 80 città italiane, partendo da Catania e Rieti, per sensibilizzarli e informarli sul tema della sicurezza stradale: attività interattive ed esperienziali, realizzate con l’ausilio di occhiali alcovista. Gli 83 comitati della Croce Rossa Italiana, insieme ai dipendenti Bridgestone, intendono raggiungere circa 10.000 persone tramite i 100 appuntamenti previsti nelle piazze italiane.

Un tema importante dato che nel primo semestre del 2023 i numeri degli incidenti stradali con lesioni a persone sono ancora alti 79.124, per un totale di 106.493 feriti. Bridgestone e la Croce Rossa Italiana hanno così unito le forze per contribuire a dimezzare questi dati entro il 2030, in linea con il raggiungimento obiettivi di sviluppo sostenibile posti dalle Nazioni Unite.

Nelle fasi precedenti di “Sicurezza on The Road”, il progetto ha iniziato il suo viaggio con i “CRI Green Camps”, i campi estivi rivolti a 200 minori di 8 diverse province italiane che hanno permesso di coinvolgere i giovanissimi in attività a carattere ludico-formativo incentrate sul tema della sicurezza stradale. L’iniziativa è approdata, in una seconda fase, nelle scuole italiane: più di 1.200 studenti (di cui il 76% proveniente da scuole superiori) hanno preso parte ad attività didattiche e interattive di educazione stradale, prevenzione dei comportamenti rischiosi, manutenzione del veicolo e intervento in caso di incidente e primo soccorso. Inoltre, in occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, più di 300 classi da tutta Italia hanno preso parte a un webinar didattico.

Durante l’ultima fase di Sicurezza on The Road, insieme alla Croce Rossa Italiana, porteremo il progetto in molte piazze italiane. Questo momento sarà fondamentale non solo per coinvolgere i giovani, ma anche per sensibilizzare persone di ogni fascia d’età sull’importanza della sicurezza stradale. Un obiettivo in linea con il nostro E8 Commitment, che guida molte nostre scelte quotidiane in tema di sostenibilità”, dichiara Josè Enrique Gonzalez, Vice President di Bridgestone EMEA South Region.

La sicurezza stradale rappresenta da sempre una priorità per la nostra Associazione, un tema molto importante per noi soprattutto davanti alla possibilità di sensibilizzare i più giovani. Per guidare in sicurezza, non basta conoscere le regole della strada. Con quest’ultima fase di Sicurezza on The Road ci rivolgiamo alla comunità tutta e soprattutto alle nuove generazioni, con l’obiettivo di incoraggiare, donne e uomini, ragazze e ragazzi a diventare ambasciatori della cultura della sicurezza stradale, promotori di comportamenti virtuosi ma soprattutto persone responsabili alla guida”, dichiara Edoardo Italia, Vice Presidente Nazionale e Rappresentante dei Giovani della CRI.

“Piccoli esploratori scoprono…” al Museo e Real Bosco di Capodimonte

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Domenica 28 aprile, nell’ambito del progetto Piccoli esploratori scoprono…, NarteA presenta l’evento “I colori della storia”, dedicato ai bambini dai 5 ai 12 anni, previsto al Museo e Real Bosco di Capodimonte, che condurrà i piccoli visitatori a scoprire la magia della Reggia Borbonica e delle opere d’arte ospitate nel Museo (l’appuntamento è all’ingresso della Reggia alle ore 11.00). I bambini si trasformeranno in veri e propri esploratori, conoscendo i luoghi attraverso una ricognizione diretta e prendendo nota dei risultati in un piccolo libretto con attività ludico-ricreative, nel quale potranno fare il resoconto di quanto imparato, divertendosi, immaginando, andando oltre i confini del già noto. Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri 339.7020849 – 333.3152415. Il costo del biglietto è di 15 euro a bambino (l’accompagnatore paga solo l’ingresso al sito).

“I colori della storia” vedrà impegnati i “piccoli esploratori”

nella scoperta del Museo di Capodimonte, che sorge sull’omonima collina ed è circondato dal Real bosco, un’area verde di oltre 130 ettari, con più di 400 specie vegetali. Qui i bambini potranno passeggiare in compagnia della guida NarteA tra i viali, disegnati dall’architetto Ferdinando Sanfelice, andando alla scoperta del sito, nato nel XVIII secolo come riserva di caccia del re Carlo di Borbone e divenuto residenza di tre dinastie: i Borbone, i sovrani francesi Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat e i Savoia dopo l’Unità d’Italia. Un’occasione unica per visitare, con una speciale guida semplice e divertente dedicata ai bambini, la collezione Farnese, con capolavori straordinari di Tiziano, Parmigianino, Carracci e un patrimonio ricchissimo di arti decorative. Accanto alla collezione Farnese, al primo piano, l’Appartamento Reale con le manifatture borboniche, tra cui le celebri porcellane. Qui, i “piccoli esploratori” potranno fermarsi per realizzare insieme alle guide NarteA le attività inserite nel libretto, di cui saranno dotati all’inizio del percorso: stickers da attaccare, facili cruciverba da risolvere insieme e disegni da realizzare per esprimere la creatività, imparando.

I pizzaiuoli Salvatore Lioniello e Raffaele Bonetta sostengono il Centro Clinico Nemo Ospedale Monaldi a Napoli

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Sarà il connubio gusto – solidarietà a farla da padrone, il  prossimo 6 maggio, a partire dalle ore 20.30, alla pizzeria di Salvatore Lioniello a Succivo.

Il pizzaiolo con il cappello ed il collega Raffaele Bonetta, uniranno le loro forze e la loro creatività per uno show a quattro mani in favore della Fondazione Serena per il Centro Clinico Nemo, dell’Azienda Ospedaliera Specialistica dei Colli – Ospedale Monaldi di Napoli.

I due maestri pizzaioli, però, non saranno soli.

Per rendere la serata ancora più speciale, infatti, hanno chiamato a raccolta colleghi d’eccezione: gli chef stellati Domenico Iavarone e Cristian Torsiello, il pasticciere pluripremiato Aniello di Caprio e l’esperto panificatore, nonché biologo Carlo Di Cristo.

Un’occasione importante per contribuire al miglioramento della vita di chi è affetto da malattie come la SLA, la SMA e le Distrofie Muscolari. Il ricavato della serata, sarà interamente devoluto alla fondazione summenzionata, che grazie al prezioso lavoro di medici, ricercatori e operatori, offre servizi di assistenza, riabilitazione e supporto psicologico a persone di tutte le età, garantendo loro un percorso di cura personalizzato e completo.
I fondi raccolti durante l’evento benefico saranno destinati a finanziare progetti specifici per soddisfare i bisogni clinico-assistenziali di adulti e bambini che combattono contro queste malattie rare e invalidanti. Un evento speciale per assaporare pizze innovative e, al contempo, contribuire ad una nobile causa.

di Annatina Franzese

Progetto “Mamme di vicinato”, nuovi laboratori per i bambini e le famiglie

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Terra, fuoco, aria e acqua. Ci sono i quattro elementi al centro dei nuovi laboratori ludico-ricreativi per bambini promossi nell’ambito del progetto “Mamme di vicinato”. A partire dal mese di maggio le mamme di Pimonte coinvolte nel progetto finanziato dalla Regione Campania e promosso dall’Associazione SocialLab in rete con altre realtà di Terzo settore del territorio, accompagneranno i piccoli dai 6 mesi ai 5 anni e i loro genitori in un viaggio unico e speciale con lo scopo di favorire il divertimento e il gioco attraverso i sensi. Toccare, manipolare, sentire, ascoltare per stimolare l’immaginazione e favorire l’espressione del sé. Si parte giovedì 2 maggio alle ore 17.00, presso i locali parrocchiali di Via Oratorio 4, con la presentazione dei quattro elementi attraverso uno spettacolo di burattini e a seguire una caccia al tesoro nella natura. Giovedì 9 maggio, stesso posto e stessa ora, i bambini affronteranno un percorso ad ostacoli e travestiti da pompieri, dopo aver costruito un estintore, simuleranno lo spegnimento di un incendio. Il terzo appuntamento, che si terrà giovedì 16 maggio presso lo Spazio Start in via Piana 62, è incentrato sul tema dell’aria e li vedrà coinvolti nella realizzazione di una mongolfiera. Durante l’ultimo incontro, sempre allo Spazio Start, invece, si cimenteranno nella creazione di un acquario e di un piccolo lapbook contenente i ricordi di questa magnifica esperienza che potranno conservare e portare a casa.

La partecipazione agli incontri è gratuita ma è necessario prenotarsi attraverso l’apposito form online disponibile al seguente link:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfebzf9WJ287kfPH4Eu_kBROVj3tD8mTRC8j04JuPsx_A11ZA/viewform

Scuola Politropica per un’Educazione Sostenibile, convegno a Napoli

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“SPES: Scuola Politropica per un’Educazione Sostenibile” è il titolo del convegno che si terrà il 10 maggio 2024, con inizio alle 9, nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino (Napoli), nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso  dall’@ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

Esperti, esponenti della cultura, del sociale e del mondo delle professioni si confronteranno sull’istruzione, la scuola, l’università e il Terzo settore: settori fondamentali della nostra società. Insieme si rifletterà sui nuovi paradigmi educativi, in un momento che sarà anche di formazione professionale per i docenti.

L’iniziativa, organizzata dall’APS AllenaMenti Nonviolente, beneficia del patrocinio del Comune di Napoli, dell’Ufficio scolastico regionale della Campania, dell’Università degli studi di Napoli “Luigi Vanvitelli”, del Centro iniziativa democratica insegnanti Napoli, di CSV Napoli, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile

L’ingresso è libero ma è necessaria l’iscrizione attraverso il seguente link perché il numero di posti è limitato

 

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdQHwLfKYgjZoajbrirYB_WA4logYPhp2_W8g200sQv-oYzyw/viewform

 

in allegato il programma completo, per maggiori dettagli consultare il link del Festival:

 

https://2024.festivalsvilupposostenibile.it/cal/3/spes-scuola-politropica-per-uneducazione-sostenibile-seconda-edizione?fbclid=IwAR2ve1ZuBHfp0f0TnPCuhIh-JcFxdXxZzetKYVnAR2fa7bFutf9da95vsgc_aem_AajhyS3QaVV7ugaF-GP_weKm7p4oiFZW7DYZsmTTj9fEjJHw6ztPsMNHKX-fNIHUAjzufMBU_uqrhvtzfRLqJ-ci

Come coinvolgere nuovi volontari, ecco il corso di Peopleraising

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Il CSV ASSO.VO.CE. ETS prosegue il proprio impegno volto a rafforzare le competenze dei volontari nel processo di reperimento di risorse funzionali a garantire la sostenibilità nel tempo delle azioni di volontariato. A partire dal 3 maggio, il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Caserta, promuove il percorso di consulenza collettiva “Come coinvolgere nuovi volontari? Il Peopleraising e i suoi strumenti”.
Il percorso prevede 8 incontri online, articolati in 3 incontri in-formativi e 5 laboratori collettivi, e consentirà ai partecipanti di acquisire gli strumenti necessari per attivare campagne di peopleraising.
Nello specifico il percorso consentirà di rafforzare la capacità degli ETS che parteciperanno nel:
  1. osservarsi, mettersi in discussione, valorizzare i propri obiettivi (strategici e operativi)
  2. fare sintesi sul bisogno e individuare quali azioni potrebbe costruire l’ETS grazie al supporto di nuovi volontari
  3. accogliere nuove risorse volontarie e destinarle ad un impiego di tempo che sia di qualità e in grado di restituire valore al volontariato
  4. definire il tempo da dedicare al peopleraising e alla sua pianificazione.
  5. comunicare, scegliendo immagini e parole “giuste”.
Calendario degli incontri:
  • Venerdì 3, 10 e 17 maggio dalle ore 15:45 alle ore 17:45
    Incontri in-formativi per acquisire nuove conoscenze, utili per il reclutamento di nuovi volontari, e per la gestione, la pianificazione del tempo donato all’ente da risorse volontarie)
  • Giovedì 23 e 30 maggio, e 6, 13 e 20 giugno con orari da concordare con gli ETS partecipanti
    Incontri laboratoriali di consulenza collettiva a supporto della realizzazione di campagne o azioni di Peopleraising
Il CSV Caserta, sulla base di un bisogno comunemente riscontrato anche dagli altri CSV della Campania e della collaborazione tra Centri, intende estendere l’attività anche ai volontari operativi nelle altre province campane nel rispetto dei principi di universalità, integrazione ed economicità dei servizi offerti.
La partecipazione al corso è gratuita. Per iscriversi, i volontari dovranno registrarsi o accedere con il proprio account personale (accesso come “Persona”) all’Area Riservata my.csvassovoce.it Per maggiori informazioni sulla registrazione a my.csvassovoce.it è possibile consultare la guida disponibile a questo link.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la sede centrale o gli sportelli territoriali del CSV ASSO.VO.CE. ETS

Scout, 300 partecipanti per il 50imo consiglio generale AGESCI

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Dal 25 al 28 aprile si terrà a Bracciano (Roma) il 50° Consiglio generale AGESCI: “Capi e ragazzi per un mondo migliore”.
Il massino organo deliberativo dell’Associazione, formato da 300 Consiglieri generali provenienti da tutte le Zone d’Italia, si incontra per definire l’orientamento e gli indirizzi politici dell’Associazione.
Un momento per avviare le celebrazioni ufficiali per i cinquant’anni dell’AGESCI: era il 4 maggio 1974 quando le capo dell’Associazione Guide Italiane (AGI) e i capi dell’Associazione Scout Cattolici Italiani (ASCI), decisero con coraggio di incamminarsi insieme su una strada nuova. Fu un atto di amore che, nella donazione reciproca dei patrimoni identitari delle singole associazioni, creava il necessario presupposto di libertà al cammino della nuova Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani.
Oggi sono 182.000 le storie di impegno e servizio, di cui quasi 150.000 appartengono a ragazze e ragazzi, 30.000 alle capo e ai capi e quasi 2.000 agli assistenti ecclesiastici.
Un anno, questo del 50° ricco di iniziative, evento centrale sarà la “Route nazionale delle Comunità capi, Generazioni di felicità” rivolto ai tutti gli educatori, che si terrà ad agosto a Villa Buri, Verona, con 20.000 presenze che condivideranno momenti di dibattito, di riflessione e di formazione sul “fare educazione oggi” per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi che crescono nei valori della cittadinanza attiva e responsabile, secondo il metodo scout. Un’occasione che aprirà varchi di speranza e visioni di futuro per l’AGESCI.
La S. Messa di sabato 27 aprile sarà celebrata da S.E. il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Tra gli argomenti importanti affrontati e durante l’assemblea associativa ci sarà l’Educare alla vita cristiana, con le modifiche al Regolamento metodologico; la partecipazione e contribuzione dei ragazzi e delle ragazze ai diversi livelli associativi; il tema dell’immergersi nel Creato; l’impegno dell’Associazione in ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
I temi educativi e metodologici saranno protagonisti: essere costruttori di pace, esperienze di educazione alla buona politica, riflessione sulla partenza e le modifiche ai Regolamenti metodologici con l’inserimento della nuova specialità “Amico degli anziani”, la presenza di Rover e Scolte in interventi di Protezione civile e Internazionale.
Il Consiglio generale – dichiarano Daniela Ferrara e Fabrizio Marano, Capo Guida e Capo Scout d’Italia, che presiedono l’appuntamento – “Sarà l’inizio di un tempo di festa, un tempo di speranza e di rinnovato slancio che durerà fino al Consiglio generale 2025. Ci teniamo che questo tempo possa rappresentare un momento per assumere consapevolezza del patrimonio inestimabile che abbiamo costruito insieme e per guardare al futuro con rinnovato slancio per il contributo che l’AGESCI potrà ancora offrire al Paese e alla Chiesa nei prossimi decenni, per continuare a lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.
Sarà possibile seguire tutte le giornate su Twitter, Facebook e Instagram con #CG2024
È previsto un collegamento streaming in diretta giovedì 25 aprile alle ore 16:00 circa sul canale YouTube AGESCI nazionale.

 

La campagna dell' AGESCI e del Soccorso Alpino

Uso del telefono alla guida, stretta sui controlli: è boom di sanzioni

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Young Man Making a Call Whilst Driving
Oltre il 25 percento degli automobilisti utilizza lo smartphone alla guida: è il dato allarmante che emerge al termine dei controlli effettuati negli ultimi giorni dalla Polizia municipale lungo le strade di Pozzuoli, per salvaguardare la pubblica incolumità. Gli automobilisti sorpresi con lo smartphone al volante sono stati destinatari di sanzioni da 165 a 660 euro, più la perdita di 5 punti sulla patente. In caso di recidiva, si è applicata la sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Posti di controllo durante tutto il weekend sono stati invece dislocati nei punti di ingresso in città: oltre 100 i veicoli fermati, diversi di questi sprovvisti dei necessari documenti obbligatori di viaggio. Elevati verbali per targhe non leggibili, guida senza patente, senza revisione effettuata, per eccesso di velocità. Inoltre sono stati sequestrati tre veicoli senza assicurazione che circolavano liberamente.
Pronto intervento dei caschi bianchi anche per gli incidenti stradali: anche in questo caso sono stati elevati verbali per guida senza patente e senza copertura assicurativa.
Particolare attenzione poi nelle zone della movida, lungo la fascia costiera di Licola: sono stati fermati due minorenni a bordo di pit bike non immatricolati, mentre inscenavano gare da motocross lungo le arterie cittadine, mettendo a rischio la propria ed altrui sicurezza. Si tratta di due quattordicenni alla guida dei motoveicoli irregolari, i cui genitori sono stati sanzionati.
Non sono mancati gli interventi per bloccare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi: in zona porto gli agenti della municipale hanno fermato e allontanato un uomo a cui è stato elevato Daspo.
Giro di vite anche per gli scuolabus, per la sicurezza di chi viaggia a bordo del trasporto collettivo: controllati oltre 20 mezzi e ritirate 3 carte di circolazione.
Sono in corso operazioni di polizia amministrativa per le occupazioni di suolo pubblico: 12 i locali verbalizzati per indebita appropriazione di spazio senza regolare pagamento del canone comunale. Inoltre durante il weekend sono stati effettuati controlli per il contrasto alle vendite abusive sul lungomare puteolano e per la tutela della pubblica quiete, nel rispetto del piano acustico comunale.

Bando “Liberi di crescere”: 18 progetti finanziati per sostenere l’integrazione sociale di minori figli di persone detenute e la continuità affettiva con il genitore ristretto

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Sono 18 i progetti selezionati con il bando “Liberi di crescere”, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile con un contributo complessivo di 10 milioni di euro, volti a sostenere l’integrazione sociale di bambini e ragazzi figli di persone detenute, favorendone la continuità affettiva nei confronti del genitore ristretto.
Un programma di interventi, principalmente a carattere socio-educativo, volti a contrastare i fattori di marginalità sociale che derivano dalla reclusione di uno o entrambi i genitori e che impattano negativamente sul processo di crescita dei bambini e ragazzi figli di persone detenute e sul benessere dei relativi nuclei familiari, spesso sfociando in situazioni di povertà educativa.
 Oltre che sui destinatari diretti (minorenni e genitori), il bando intende incidere sui contesti, producendo un cambiamento in termini sia di attivazione di corresponsabilità tra istituti penali, enti pubblici e privato sociale, sia di diffusione di una cultura sulle conseguenze affettive ed educative derivanti dall’esperienza detentiva.
Gli attori territoriali individuati come potenziali agenti del cambiamento desiderato sono gli enti della giustizia penale (case circondariali, case di reclusione, uffici di esecuzione penale esterna, provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria, centri per la giustizia minorile, etc.) e il personale penitenziario, le amministrazioni locali, i servizi sociali territoriali, gli istituti scolastici e gli uffici scolastici regionali e/o provinciali, i garanti per l’infanzia e l’adolescenza, le famiglie e gli enti di terzo settore.
 Delle 18 iniziative sostenute sette prevedono interventi nell’area Nord, tre nell’area Centro e otto nell’area Sud.
I progetti selezionati intervengono in 69 istituti penitenziari di varia natura: case circondariali e case di reclusione maschili e femminili, ICAM, IPM, ICATT, carceri di massima sicurezza, distribuiti in 64 comuni in tutta Italia.
Solo 6 progetti prevedono azioni circoscritte a una sola casa circondariale, mentre la maggior parte delle proposte assume una dimensione regionale, coinvolgendo tutti (o quasi) gli istituti di pena presenti. Tale scelta consente di agire a livello sistemico, uniformando modalità di intervento e presa in carico globale e continuativa di bambini/e e ragazzi/e figli di persone detenute.

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