SALERNO – Il Sud non è sparito, non ha ancora definitivamente tagliato i ponti con il resto del Paese, ma bisogna fare presto e bene per ricostituire un tessuto che mali endemici e crisi economica stanno fortemente logorando. Quali ruoli giocano in questo scenario la società civile da una parte e il mondo istituzionale e politico dall’altra, e qual è il rapporto tra questi due mondi?
Se lo chiedono 26 associazioni cattoliche e democratiche di tutt’Italia della rete ‘C3dem’ – che sta per Costituzione, Concilio e Cittadinanza – che ha organizzato dal 25 al 27 settembre un interessante happening sul tema “Cittadinanza attiva e rinnovamento della politica nel sud. Quale rapporto tra la politica tradizionale ed i mondi vitali provenienti dal volontariato, dal terzo settore e dalla cittadinanza attiva? Come rinnovare insieme la politica, a partire dal mezzogiorno d’Italia? “.
L’iniziativa formativa rientra tra le tappe del laboratorio per animatori di comunità nell’ambito del progetto “Gli altri siamo noi” del Mo.V.I. Campania.
La sede del convegno è presso l’Hotel Cristallo di Paestum.
Partecipanti: Rocco D’Ambrosio (docente di Filosofia politica ed Etica politica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e animatore dell’Associazione Cercasiunfine); Gregorio Arena (presidente Labsus); Gaetano Giunta (Fondazione di comunità di Messina); Lella D’Angelo (Paideia – Salerno); Giorgio Marcello (Associazione San Pancrazio – Cosenza);Renato Natale (sindaco di Casal di Principe); Giuseppe Cotturri (docente di Scienze politiche – Università di Bari); Domenico Cersosimo (Docente di economia applicata – Università della Calabria); Franco Bagnarol (presidente nazionale del Movi). Marco Bentivogli (segretario generale FIm-Cisl)
“Quest’anno abbiamo deciso di confrontarci sulla cittadinanza, e di farlo nel contesto del Sud d’Italia – commenta Antonio Conte, Coordinatore per la Puglia di Agire Politicamente – Il Sud: in primo luogo, perché consideriamo grave che si sia allentata così tanto la tensione politica verso la “questione meridionale”.
Il convegno è dedicato particolarmente alla cittadinanza attiva, intesa come complesso delle attività e dei comportamenti responsabili che ci rendono cittadini attivi verso la polis, anche senza fare direttamente politica. Affrontiamo questo tema da un’angolatura particolare: quella della preoccupazione per una crisi sempre più acuta della politica, non solo per l’immagine pessima della “casta” chiusa in sé stessa e dei ricorrenti episodi di corruzione”.

di Danila Navarra

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