cie-immigratiROMA – Si chiama “Notizie fuori dal ghetto” l’indagine effettuata (e presentata oggi alla Camera dei deputati) dall’associazione “Carta di Roma”, che si propone di garantire l’attuazione del codice deontologico per un’informazione corretta sui temi dell’immigrazione. Il report documenta come e quanto le notizie legate al tema dell’immigrazione siano state trattate, a livello nazionale e regionale. Il risultato è un miglioramento dell’approccio dei media rispetto ai migranti e alle loro problematiche. Dal 2012, sono aumentate significativamente le notizie sull’immigrazione e l’asilo legate alla società, come lavoro, economia e istruzione, mentre sono calate quelle legate alla cronaca nera, che invece trova ampio spazio soprattutto sulle testate locali. Quotidiani come Corriere del Veneto, Giornale di Sicilia, Il Messaggero e il Resto del Carlino dedicano il 50% degli articoli sull’immigrazione alla cronaca nera, fino al 60% della Gazzetta del Mezzogiorno. Spazio anche ai giovani: le seconde generazioni conquistano un posto di rilievo soprattutto nelle news televisive. Dal Rapporto emerge, infatti, che i figli di immigrati, anche grazie al dibattito politico sviluppato intorno allo ius soli, rivendicano i propri diritti uscendone come giovani attivi e intraprendenti, lontani dallo stereotipo dei “non italiani” ai quali offrire la propria solidarietà.
GLI SBARCHI – Poco presenti, invece, le donne, che in controtendenza con quanto avviene per il tema generale dell’immigrazione, appaiono ancora relegate alle notizie di cronaca nera. Diverso anche il modo in cui i giornalisti affrontano gli episodi di violenza di genere e i femminicidi che hanno per vittime donne immigrate, spesso descritte come succubi di tradizioni culturali lontane dalla nostra.
Rimane invece pressoché invariata la descrizione dei flussi migratori, la cui trattazione del tema continua a essere legata all’icona mediale dello sbarco, in cui la questione specifica dei richiedenti asilo emerge solo con le tragedie come quella di Lampedusa. Permane inoltre la connotazione etnica delle notizie, dove la nazionalità dell’immigrato viene specificata in prima pagina nel 32% dei casi analizzati, il 59% delle volte facendo riferimento a episodi di cronaca nera. Un altro elemento riscontrato dal rapporto riguarda la stigmatizzazione dell’informazione relativa a Rom e Sinti, spesso ancora definiti “zingari” o “nomadi”.

di Francesco Gravetti 

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