forum-solidarietaPARMA- A due anni dalla partenza di Emporio, il volontariato si rimette in gioco con il progetto “Volontari per il lavoro”, un’altra azione di contrasto alle povertà. E’ intercettando centinaia di richieste d’aiuto che è nata l’urgenza di mettersi alla ricerca delle risposte, provando a esplorare strade nuove. Non ci si vuole sostituire ai servizi, né essere un’agenzia di collocamento ma spendersi dove il volontariato è più forte, nella capacità di costruire legami fra le persone. Il primo passo è stato capire quel che sta accadendo a Parma e chi sono i nuovi poveri. Le ricercatrici Vincenza Pellegrino e Marina Mastropierro, hanno intervistato le persone intercettate dalle associazioni. Ne è uscita la ricerca Emporio storie di lavori interrotti o mai cominciati, che racconta come i processi d’impoverimento oggi riguardino nuove fasce della popolazione. Non siamo più di fronte alla povertà cronica delle persone improduttive ma si parla dei working poor che sono i lavoratori precari, i genitori separati, i cinquantenni espulsi dal mercato del lavoro. Gente con capacità, competenze e alti profili culturali. Persone che non chiedono, perché si vergognano ma hanno un estremo bisogno d’aiuto. Anche il Comune, dal suo osservatorio rileva lo stesso scenario. “Abbiamo visto un cambiamento radicale dell’utenza dei servizi e ci stiamo attrezzando per l’emergenza pura. – dice l’assessore Rossi alla presentazione del progetto – Lavorare insieme è la soluzione più adeguata; abbiamo bisogno di sensibilizzare il più possibile il tessuto cittadino.” Una parte importante del progetto riguarda il cambiamento culturale, proprio attraverso la sensibilizzazione. Da qui il convegno “I nuovi poveri: la crisi e le capacità di risposta” che il prossimo 11 aprile accenderà i riflettori sulla povertà, l’occhio puntato su Parma, ai risultati della ricerca, senza dimenticare cosa succede intorno. Sarà un momento di confronto importante, non solo per gli addetti ai lavori.

di D.D.

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