di Mirella D’Ambrosio
ROMA. E’ il V Rapporto Nazionale Filo d’Argento a fotografare i bisogni e i disagi degli anziani. Solitudine e povertà rappresentano due gravi emergenze sociali che dal servizio di telefonia sociale di Auser: l’isolamento fisico e relazionale e redditi bassi e povertà che investono fasce sempre più ampie di over 65. Secondo i dati presentati ieri, 3 luglio, gli anziani sono sempre più soli soprattutto nelle grandi città del nord, e vivono una quotidianità difficile e faticosa, devono fare i conti con la disgregazione delle reti parentali ed amicali e con i ridotti servizi socio assistenziali garantiti dagli enti locali.
GLI UTENTI – Sono quasi 450mila gli anziani seguiti nel corso del 2011 dai volontari del Filo d’Argento, con un incremento del 3.5% rispetto all’anno precedente, mentre i servizi resi agli utenti sono arrivati a quota 2 milioni e 360mila, con un una crescita del 7,3% rispetto al 2010. Il 2011 è stato l’anno delle emergenze sociali e degli “esclusi”. “Stanno crescendo moltissimo i bisogni espressi soprattutto dagli anziani più fragili – ha detto il presidente nazionale Auser Michele Mangano – e purtroppo siamo in presenza di un arretramento dei servizi socio assistenziali pubblici, un fatto drammatico e inaccettabile, che mette il volontariato in una condizione di dover non integrare i servizi, ma sostituire. La scure che si abbatterà sul sistema sanitario avrà – temiamo- ripercussioni molto pesanti soprattutto sulle persone non autosufficienti. E’ giusto razionalizzare e combattere gli sprechi e i privilegi, ma non devono essere colpiti i cittadini anziani bisognosi di cure e assistenza”. Un welfare ridimensionato e familistico è il contesto sociale in cui ha operato nel 2011 il Filo d’Argento, nel tentativo di migliorare le condizioni di vita degli anziani. In estate e nel mese di dicembre si registra un picco di chiamate e contatti al Filo d’Argento, segno che l’emergenza – disagio, povertà di relazioni e materiali- si concentra soprattutto nei periodi di festività (dicembre) e nei mesi caldi dell’anno.
I SERVIZI – Nel 2011 gli utenti seguiti dai volontari del Filo d’Argento sono cresciuti del 3,5% arrivando a quota 44mila, per la maggior parte si tratta di donne molto anziane, sole che vivono nelle grandi città. Mentre i servizi erogati sono cresciuti invece del 7,3% superando quota 2 milioni 360mila. Circa l’80% degli interventi ha riguardato l’accompagnamento ai servizi con trasporto, la “compagnia sociale” e la consegna di pasti e farmaci a domicilio. Forte crescita di utenti e servizi al Nord e in Toscana, meno dinamici il Centro e il Sud dove i comuni sono resistenti nell’applicare il principio di sussidiarietà orizzontale. Le chiamate telefoniche in carico ai Punti d’Ascolto o ai numeri telefonici di Filo d’Argento costituiscono nel 2011 il 45,9% dei contatti totali; il Numero Verde gratuito 800-995988 è stato chiamato nel 16,2% dei casi quasi un 2% di più rispetto al 2010. Il 37,8% dei contatti attivati tra Filo d’Argento e persone in difficoltà è invece di tipo diretto, attraverso incontri e visite nei luoghi di domicilio dei richiedenti o in altri luoghi.
DONNE ANZIANE E SOLE –  Le persone assistite sono soprattutto donne, circa il 69%, con un’età media superiore ai 65 anni e vivono in grande maggioranza nel Nord del Paese (87%) specie in Lombardia, Piemonte, Veneto. La crescita della componente maschile tra gli assistiti del Filo d’Argento riguarda in particolare la Calabria (più 4,8%),l’Umbria ed il Veneto. Nel Sud l’82% degli utenti permane di sesso femminile, la bassa incidenza dell’utenza maschile di Filo d’Argento rispetto ad altre zone è dovuta a motivazioni culturali e comportamenti sociali radicati in base ai quali pare che gli uomini incontrino maggiori difficoltà a chiedere esplicitamente aiuto.

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