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ROMA – Paura in Russia per l’incendio divampato sul sottomarino nucleare K-150 Tomsk, in manutenzione, da circa tre anni, in un molo del territorio del Primorie, nell’estremo oriente russo. Attualmente, secondo quanto ha riferito il ministero locale delle Emergenze, il focolaio è stato domato.
I FATTI – Il rogo sarebbe scoppiato questa mattina all’ alba per una violazione delle procedure di saldatura durante lavori di manutenzione per problemi al motore di raffreddamento del suo reattore nucleare. Il fuoco si è,poi, esteso per la presenza di materiali come gomma di rivestimento, cavi e vernice. Intanto dieci vigili del fuoco continuano a cospargere sostanze antincendio per evitare ulteriori inneschi. Mentre è già sul posto una nave per il controllo del livello delle radiazioni. «Tutti i residenti locali non corrono alcun rischio- ha dichiarato un rappresentante del cantiere navale Zvezda-. Il fuoco è stato spento e l’ equipaggio completamente evacuato per cui non vi sono feriti».
LE PAURE – Ma ciò che più spaventa la popolazione locale è il rischio di contaminazione nucleare. A placare l’ansia cittadina, un ufficiale della flotta russa del pacifico, cui appartiene il sottomarino: «non vi è alcun pericolo radioattivo- fa sapere la fonte-. Le armi presenti a bordo sono state rimosse». La situazione sembra essere, quindi, completamente sotto controllo. «Le radiazioni nell’area dell’emergenza a bordo del Tomsk sono a livelli normali, il reattore è spento da quando il sottomarino è in riparazione». Altre fonti del quartier generale della Flotta del Pacifico, minimizzano il pericolo di una esplosione perchè la cisterna è posizionata esternamente alla parte stagna del sommergibile, dove è localizzato anche il reattore. Non è la prima volta che un incendio colpisce un sottomarino nucleare. Già nel 2011 nel nordovest della Russia, un altro incidente interessò un sommergibile senza causare danni e feriti. Intanto si spera affinchè quanto affermato possa essere certezza assoluta. Le radiazioni nucleari, infatti, oltre un certo livello, diventerebbero molto pericolose provocando danni alla salute umana e all’ambiente circostante.
 
 

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