Oggi si celebra giornata mondiale della prematurità (World Prematurity day), manifestazione globale, celebrata in più di 60 paesi, che dal 2011 ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità e della malattia nei neonati, per dare voce alle famiglie dei piccoli pazienti.

In Italia nascono ogni anno oltre 30.000 prematuri (il 7% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale (Fonte CeDAP 2017), dato che non sembra essersi modificato significativamente ad eccezione delle donne in gravidanza che hanno contratto il Sars-Cov-2, in cui la prematurità ha avuto un’impennata, con il 19.7% di nascite pretermine, come è emerso dal Registro nazionale Covid-19 istituito dalla Società Italiana di Neonatologia (dati al 27 luglio 2020).

Quest’anno per celebrare la Giornata la SIN – Società Italiana di Neonatologia, insieme a Vivere Onlus coordinamento delle Associazioni dei genitori, ha previsto varie iniziative volte a sensibilizzare e accrescere la consapevolezza sul problema delle nascite premature.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” celebra, il 17 novembre 2021, la Giornata internazionale dedicata al neonato prematuro (World Prematurity Day) per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle nascite pre termine.

Il personale della Terapia Intensiva Neonatale incontrerà (nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19) una rappresentanza di genitori per parlare dei traguardi medici raggiunti, dei percorsi clinici seguiti. “L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” offre un’assistenza pediatrica completa grazie alla collaborazione con tutte le strutture specialistiche afferenti al Dipartimento Materno infantile, coniugando le più moderne tecnologie in campo medico e diagnostico con l’alta professionalità”, dichiara Antonio Giordano, Direttore Generale dell’Azienda.

“La UO TIN del Policlinico Vanvitelli è suddivisa in Terapia intensiva e sub intensiva e segue ogni tipo di patologia medica (assistenza cardiologica, respiratoria, neurologica e metabolica) con un numero di ricoveri annuo di circa 180 bambini; di questi almeno un quarto sono prematuri o gravemente prematuri. Una stanza di accettazione accoglie i piccoli pazienti e dopo vengono destinati alle sale più idonee. L’assistenza medica fornita è completa, a 360 gradi, potendo contare su un fondamentale gioco di squadra”, spiega il dottor Mauro Carpentieri, referente della UO TIN.

 

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