venerdì, Maggio 17, 2024
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A Marco Gasperetti il premio giornalistico “Arrigo Benedetti”

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LUCCA. Sono Nello Ajello, editorialista, scrittore, una lunga carriera tra «L’Espresso» e «La Repubblica», e Marco Gasperetti, corrispondente del «Corriere della Sera» dalla Toscana, esperto di comunicazione multimediale e collaboratore di «Comunicare il Sociale», i vincitori dell’edizione 2012 del Premio giornalistico Arrigo Benedetti – Città di Barga. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 26 maggio, alle ore 17, al Teatro dei Differenti di Barga, con la partecipazione, tra gli altri, di Arrigo Bendetti jr, nipote del grande giornalista lucchese. Nel corso del pomeriggio verranno premiati anche i migliori pezzi scritti dagli studenti delle scuole superiori della provincia di Lucca che hanno partecipato al concorso. Istituito nel 2010, anno del centesimo anniversario della nascita di Benedetti, dal Comune di Barga e dalla Provincia di Lucca, il premio lo scorso anno andò a Bruno Manfellotto, direttore dell«’Espresso», e a Marco Pratellesi, direttore dei contenuti digitali di Condè Nast.

“Camminiamo insieme”, passeggiata ecologica

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BELLUNO.  Un simpatico gadget gli appassionati della vita all’aria aperta che parteciperanno, domenica prossima 27 maggio, a Ricomes di Limana, alla quinta edizione della pedonata “Camminiamo insieme per arrivare al cuore” organizzata dall’Associazione Insieme per Limana-Donne e la Società Bocciofila Calcestruzzi Frezza-Amonn Fire di Limana. Ai partecipanti sarà infatti consegnato un sacchetto con all’interno un ascigamano e un ecodetersivo, più altre piccole sorprese. La pedonata avrà anche uno sfondo solidaristico, visto che il ricavato sarà devoluto al Comitato d’Intesa di Belluno. La camminata non competitiva, prevista alle 15 con partenza alla Trattoria “Da Grisù” di Ricomes,  sarà anticipata alle 9 del mattino dalla Gara di pallinetto a terne, inserita nel calendario del Comitato Fib di Belluno. Quindi, a partire dalle 15 del pomeriggio, sarà possibile perfezionare le iscrizioni alla pedonata, che si svolgerà mezzora più tardi lungo un facile percorso, adatto a tutti, che toccherà le frazioni di Ricomes, Triches, Polentes, Calcine per ritornare a Ricomes. Lungo il tragitto verranno allestiti dei punti di ristoro con beveraggio e piccoli assaggi.
La quota di iscrizione, fissata in 10 euro, comprenderà l’iscrizione alla pedonata, i gadget, l’assistenza e la pastasciutta finale dopo le 19. Un evento simpatico e divertente, quindi, soprattutto per famiglie, gruppi di amici, associazioni di volontariato. E per agevolare la partecipazione dei nuclei familiari con bambini, gli organizzatori faranno pagare la quota d’iscrizione soltanto alle persone adulte. Sarà anche possibile iscriversi alla pedonata di domenica 27 maggio, e ricevere i gadget, nei giorni precedenti la manifestazione, recandosi direttamente nella sede del Comitato d’Intesa in via del Piave 5 a Belluno.

Viaggio tra i rom: «I nostri figli meritano un futuro migliore» / VIDEO

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di Emiliana Avellino
NAPOLI. Scampia, quartiere a nord di Napoli, una lunga scia di rifiuti di ogni sorta segna l’ingresso nel campo rom. Un villaggio di baracche fatte di lamiere e compensato, dove vivono circa 700 persone.
Ad accompagnarci Jovanovic Dejan di nazionalità serba da tredici anni in Italia. «Ho quattro figlie femmine – racconta – studiano tutte nella scuola italiana». Nel campo manca la corrente. L’Enel ha staccato per l’ennesima volta l’allaccio abusivo, «un paio di giorni e riattacchiamo – dice Jovanovic – In inverno è più dura per riscaldarci accendiamo nelle stufe la legna presa dai rifiuti. Ci accusano di essere sporchi, che bruciamo i rifiuti, ma vogliamo solo riscaldarci».

Per il cumolo di spazzatura all’esterno del campo, Jovanovic precisa: «Non è solo colpa nostra nessuno viene a ritirarla, per questo si creano le discariche». Per quanto riguarda l’integrazione Dejan ha le idee chiare: «E’ una questione di scelta, tra di noi c’è chi si vuole inserire e chi no. C’è chi cerca un lavoro e chi si “arrangia”». Lui, da due anni, è mediatore culturale dell’associazione “Arrevutammoce”, «per quelli come me – aggiunge – che si vogliono integrare è comunque dura: non ci danno la luce e l’acqua. Come i miei figli possono andare a scuola e possono giocare con i bambini italiani se sono sporchi?».
«Tu dici che io sono zingaro – conclude Jovanovic – ed è vero, ma se puzzo e scappi è anche colpa tua». Per i suoi figli spera in un futuro migliore del suo: «che siano integrati e possano scegliere la loro strada».

“Comunicare con l’Arte”, la premiazione

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BARI. La donazione del midollo osseo come occasione per mettere alcentro della riflessione degli adolescenti la straordinaria unicità dell’essere umano e la sua importanza in una rete di solidarietà. Questi i temi messi a fuoco dai ragazzi del Liceo Artistico Statale “G. De Nittis” di Bari che hanno partecipato al concorso “Admo Comunicare con l’Arte” i cui lavori saranno premiati sabato 26 maggio alle ore 11.00 presso il Liceo di via Timavo, 25 . Le opere verranno utilizzate da Admo nel corso della campagna pubblicitaria e di sensibilizzazione per la tipizzazione ed iscrizione nel registro donatori midollo osseo. Oltre agli studenti, verranno premiati la preside professoressa D’Ambrosio Irma, il professore Liborio Biancolillo coordinatore dei partecipanti al concorso, le professoresse Paola Smacchia referente alla salute che ha introdotto Admo nel Liceo Artistico  e Isabella Guastamacchia che ha coordinato i ragazzi della sezione di pittura al concorso Admo Comunicare con l’Arte.

Campania, la nuova legge sulla caccia non piace agli ambientalisti

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NAPOLI. La proposta di legge sulla caccia approdata all’ottava commissione regionale permette l’attività venatoria in tutti i mesi dell’anno. Immediata la reazione degli ambientalisti guidati da Maurizio Fraissinet. Biologo, da sempre appassionato di animali, membro del Consiglio Nazionale del WWF Italia, membro del Comitato scientifico di Legambiente, oltre che collaboratore della LIPU, Fraissinet spiega: “E’ una proposta di legge scandalosa. Alcuni articoli, di fatto, aprono la caccia in tutti i mesi dell’anno. L’ho studiata e ho prodotto anche alcuni emendamenti, auspicando che qualche consigliere regionale li possa presentare”. Intanto, Fraissinet invita tutti coloro che hanno a cuore la difesa della natura dell’avifauna ad inviare una mail al presidente della Regione Stefano Caldoro, seg.presidente@regione.campania.it ,  e soprattutto al presidente della ottava commissione consiliare  ottavacommissione@consiglio.regione.campania.it . “Il silenzio è il miglior alleato di chi vuole far passare la legge e il tempo per protestare stringe perché i cacciatori, temendo lo sdegno e la reazione degli anticaccia, vogliono chiudere entro la prossima settimana” conclude  l’ex presidente del Parco nazionale del Vesuvio e vicepresidente di Federparchi.
L’ALLARME. La reazione anticaccia è appena partita su Facebook e, sul suo profilo, Fraissinet ha anche pubblicato una bozza del testo da inviare in Regione per chiedere di sospendere l’esame della proposta di legge faunistico – venatoria. “Una proposta di legge che di faunistico non ha nulla e che sembra essere solo proiettata verso un alleggerimento dei vincoli a tutela della fauna selvatica previsti dalla normativa nazionale e da quella regionale in vigore attualmente – recita la missiva – una legge della quale, francamente, non si sentiva affatto l’esigenza, stante l’attuale norma perfettamente calibrata  e di per sé alquanto permissiva nei confronti dell’attività venatoria in una Regione nella quale, come è noto a tutti, la volontà della stragrande maggioranza della popolazione è quella di vietare tale ormai desueta e dannosa attività”.
Leggi la nota su Facebook di Maurizio Fraissinet

di Mirella D’Ambrosio

Ecco il treno della risata

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ROMA. Dal 26 maggio al 2 giugno da una città all’altra viaggiando in treno, per incontrare gli amanti della risata. È l’iniziativa dell’associazione Yoga della Risata, in collaborazione con Connecting Global Intelligence. Il treno si fermerà prima a Napoli il 26 maggio. Alle 10,30 si terrà una “passeggiata di Risate” nel Centro Storico con sessione di risate al Teatro Instabile in vico Fico purgatorio ad Arco. Seguirà la “pizza di Risate” presso la pizzeria ” Na’ Pizza” in via Monteoliveto e nel pomeriggio (17,30) sessione di risate alla Rotonda Diaz. Dopo Napoli toccherà a Roma, poi  Pisa, Genova, Milano, Bologna e Rimini. La partecipazione è libera ed aperta a tutti, con la possibilità di dare un contributo volontario per sostenere il progetto.  Ogni iniziativa sarà curata da referenti di ogni città che sono insegnanti certificati di Yoga della Risata. Si tratta di Rodolfo Matto di Napoli, Laura Toffolo di Roma (che è anche Presidente dell’associazione nazionale Yoga della Risata), Saveria Bonaccurso di Pisa, Loretta Bert di Milano, Rossella Belsasso di Bologna, Raffaella Pozzi ed Elena Sternini di Rimini.

“Veleni nella terra di camorra”, il libro

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NAPOLI. Stasera alle 18 alle Stufe di Nerone ( via Stufe di Nerone, 45, Bacoli) si terrà la presentazione del libro “Veleni nella terra di camorra” (ed. Scuola di Pitagora) di Giampiero Angeli. Con l’autore ne parlano Laura Solidoro (Associazione di Teoria Storia e Sociologia delle Istituzioni Giuridiche), Cristina Canoro (Legambiente Pozzuoli Campi Flegrei), Nicola Capone (Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia), Benedetto De Vivo (Situazione ambientale e possibilità di bonifica in Campania), Alfredo Mazza (Una ricerca “scomoda”), Gennaro Esposito (Assocampaniafelix), Aldo Cimmino (Libera). Modera Valerio Ceva Grimaldi, giornalista.

Contro la mafia la Piazza della Legalità

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di Emiliano Moccia
FOGGIA. «Neanche le bombe fermeranno le idee dei ragazzi» Laura Palumbo lo grida dal palco. La piccola sindaca del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Foggia si rivolge ai suoi coetanei, ai numerosi studenti delle scuole di ogni ordine e grado che questa mattina sono scesi in strada per celebrare il ventennale della strage di Capaci, quando per mano mafiosa persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo. Per un giorno la città di Foggia si ferma a riflettere sulle sue ferite, soprattutto su quelle legate al mondo della mafia. Crimini ed omicidi. Molti dei quali rimasti impuniti, senza colpevoli. Per questo, il Comune di Foggia ha raccolto l’invito del Forum dei Giovani ed ha intitolato, nei pressi di via Nedo Nadi, una Piazza della Legalità. Un luogo simbolico che ha il compito di ricordare le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e tutte le vittime cadute per mano della criminalità organizzata nel territorio foggiano. Giovanni Panunzio, Francesco Marcone, Matteo Di Candia, Hiso Telaray, Incoronata Sollazzo, Maria Incoronata Ramella. Nomi e storie che gridano ancora giustizia, confortati dai passi e dai canti dei ragazzi che durante il corteo hanno mostrato manifesti e striscioni dal sapore della legalità. Stretto dall’entusiasmo degli studenti, il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ha scoperto la targa: Piazza della Legalità, in ricordo dei Giudici Falcone e Borsellino e delle vittime di mafia.
FLASH MOB. Ed a pochi giorni di distanza dal tragico attentato alla scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi, non è mancato un pensiero particolare rivolto alla studentessa Melissa Bassi. Poi il sindaco è salito sul palco ed ha invitato i giovani a non arrendersi al senso di illegalità diffusa che troppo spesso macchia le strade della città. «Purtroppo si continua a morire per mano della mafia, della violenza. Dobbiamo dire no a questa logica. Foggia – ha ricordato Mongelli – è una città che ha contato troppe vittime di mafia. E’ il momento di dire basta, di non aver paura, di scendere in piazza. Il vostro entusiasmo, la vostra determinazione, il vostro coraggio sono la risposta migliore a chi vuole imporre l’illegalità come regola attraverso la violenza e il terrore. La città tutta ve ne è grata». La manifestazione si è conclusa con dei brani cantati dai bambini ed un flash mob realizzato dai ragazzi dell’Istituto Notarangelo sulle note di “Pensa” di Fabrizio Moro.
PER SAPERNE DI PIU’:
Leggi il Comunicato Stampa del Comune di Foggia
 

La Nuova Cucina Organizzata chiude tra le polemiche

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NAPOLI. Il ristorante Nuova Cucina Organizzata chiude i battenti. Ed è subito polemica, con gli esponenti del Pd Enzo Amendola e Antonio Amato a dare fuoco alle polveri: «La sospensione delle attività sui beni confiscati che lavorano con i budget di salute è una sconfitta dello Stato. La Nco e le tante esperienze nate della provincia di Caserta rappresentano un’eccellenza nazionale che ha ispirato anche la nuova legge sui beni confiscati della Campania. Il filo rosso di molte di queste esperienze è l’utilizzo dei budget di salute, strumento socio sanitario che consente ai più deboli e svantaggiati di riappropriarsi dei loro diritti, avere una casa, lavorare. Il tutto con un forte risparmio per la sanità regionale. Ma la maggiore responsabilità di quanto si sta determinando è oggi da attribuirsi al presidente della Regione Stefano Caldoro perché, a 5 mesi dall’approvazione della norma e dopo la sua recente visita alla Nco, ancora si attendono le linee guida correlate».
ASL E REGIONE. Dall’Asl e dalla Regione Campania non è mai arrivato il via libera per lo sblocco dei budget di salute necessari per finanziare i percorsi di terapia e reinserimento lavorativo delle persone disabili affidate alle cure. Il ricorso alla modalità dei budget di salute ha fino ad ora rappresentato un modello esemplare di gestione dei beni confiscati. Nel ristorante della Nco lavorano, infatti, come cuochi e camerieri tanti ragazzi disabili passati attraverso percorsi terapeutici.

di Mirko Dioneo

Amnesty: 19mila condannati a morte in tutto il mondo

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di Sabrina Rufolo
ROMA.  In 91 paesi non vi è libertà di parola, in altri 101 migliaia di uomini sono vittime di  duri maltrattamenti  e  assurde torture, semplicemente per aver partecipato a manifestazioni antigovernative. Sono 21 i  paesi in cui si continua ad eseguire condanne di morte mentre sono circa 18.750 le persone destinate a morire. Migliaia di uomini muoiono per atti di violenza armata. Mentre  continuano ad essere sfruttati migliaia di  bambini arruolandoli come soldati o ausiliari.  Sono i dati emersi dal rapporto annuale 2012 di Amnesty International.
LE PROTESTE.  Molti sono i paesi  che lottano contro l’abuso di potere. Nelle Americhe  le proteste sono state represse con violenza dalle forze di sicurezza.  In  particolare, in America Latina e nei Carabi, i portavoce del popolo, difensori dei diritti umani, hanno subito una violenta repressione con minacce e attacchi mortali.   Anche nei paesi dell’ Africa Subsahariana  sono state organizzate varie  proteste e manifestazioni antigovernative. Tutte represse con atti brutali e armi letali. Costa D’avorio, Congo,  Somalia, Sudan e Sud Sudan: sono tutti paesi lacerati dalle lotte per la rivendicazione dei propri diritti dove  di migliaia di persone sono state uccise.
LE SITUAZIONI. In Medio Oriente e in Africa del Nord, il popolo ha deposto il regime al potere ormai da decenni. Mentre in Egitto, in Libia ed in Romania  è stata ampliata la libertà di parola e rilasciati numerosi politici anche se continuano gli atti di violenza brutale inerenti al regime passato. Persiste ancora una forte discriminazione in tutta la regione contro le donne, migranti e minoranze.  In Iraq, Iran, Arabia Saudita e Yemen sono in aumento le esecuzioni capitali.
Molto delicata risulta la situazione dell’ Asia e del Pacifico dove la libertà d’espressione ha subito restrizioni. L’india ha introdotto nuove restrizioni relative ai social media. In Thailandia il popolo continua a subire pene detentive per offese contro la famiglia reale. In Pakistan due politici sono stati condannati  per aver contestato leggi sulla blasfemia. Mentre  in Corea e in Cina continuano le brutali violenze. Complicata è la situazione anche in Europa e Asia centrale.  Nell’area ex Sovietica  molti giornalisti e difensori dei diritti umani sono stati perseguitati e picchiati violentemente. In Kazakistan, Uzbekistan e Turkmenistan,  i più coraggiosi sono stati condannati a morte per aver contestato le autorità politiche del luogo. In Bielorussia e Azerbaigian gli organizzatori di manifestazioni antigovernative sono stati imprigionati e le loro organizzazioni sono state considerate illegali.  In Russia  coloro che hanno fatto sentire la loro voce, per la difesa dei propri diritti,  sono stati  vittime di atti violenti. Sono in tutto 1500, tra cui donne incinte, bambini, le persone morte annegate nell’ardua impresa di raggiungere l’ Europa via mare.
PER SAPERNE DI PIU’:
Il rapporto Amnesty
 

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