ROMA. «Le dichiarazioni di Monti di ieri sono preoccupanti. Noi siamo preoccupati per la deresponsabilizzazione del servizio pubblico rispetto alla sanità come previsto dalla Costituzione». dichiara Fausto Casini, presidente nazionale Anpas.
«La deresponsabilizzazione provoca quello che sta accadendo sui territori: proprio oggi scade l’ultimatum per i mancati pagamenti del trasporto sanitario del sistema 118 delle Marche e il problema di Cuneo per le pubbliche assistenze che non vengono ripagate per i servizi prestati».
IL CASO “CUNEO”. Per le Pubbliche Assistenze Anpas della provincia di Cuneo infatti la situazione finanziaria è insostenibile: da febbraio attendono i rimborsi derivanti da costi, sostenuti e documentati, tra cui quelli relativi al carburante e alle retribuzioni del personale dipendente da parte l’Asl Cn1 per il servizio continuativo 118 a mezzo ambulanza su tutta la provincia, nonché per tutti i trasporti resi in convenzione con l’Asl Cn1, in stretta sinergia con il Servizio Sanitario Regionale. I rimborsi risentono di un progressivo e costante protrarsi dei tempi di versamento arrivando a oltre 240 giorni di attesa. Per l’emergenza 118 i costi arretrati, già sostenuti e ancora da rimborsare alle Pubbliche Assistenze Anpas del cuneese, relativi a 7 postazioni operative 24 ore su 24 e a una postazione operativa 12 ore su 24 ammontano a circa 650mila euro corrispondenti a circa 4.200 servizi effettuati. Si tratta postazioni che svolgono servizi di emergenza urgenza 118 in forma continuativa a queste vanno ad aggiungersi i costi relativi ai servizi gestiti in forma estemporanea.
di f.g.

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