ROMA. La Società Italiana di Psichiatria Democratica dice no alla proposta di riforma della legge Basaglia  (legge 180/78)dell’onorevole Carlo Ciccioli che, approvata in sede di Affari sociali e Sanità da Pdl e Lega, se entrasse in vigore riporterebbe in vigore la misura di reclusione di pazienti psichiatrici per un periodo da minimo sei mesi a un massimo di un anno.  Secondo la Federazione di Psichiatria, infatti, la nuova proposta andrebbe «in barba a tutte le leggi vigenti, a partire dalla nostra Carta costituzionale». E non solo. Riportare gli utenti nelle strutture ospedaliere andrebbe a contraddire e a vanificare tutto il lavoro che dal 1978, anno in cui furono aboliti i manicomi, è stato fatto sul territorio con associazioni e istituzioni locali.
La strenua difesa della legge vigente, effettuata da Psichiatria Democratica, arriva oggi come un’eco delle parole dell’allora ministro Franco Basaglia, monito per le generazioni che forse non hanno memoria di un passato non troppo remoto: «Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente».
PER SAPERNE DI PIU’
Il sito della Società italiana Psichiatria democratica 

di Claudia Di Perna

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