NAPOLI. Continua il tour campano del primo vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, per far conoscere “Prima Persona”, aggregatore politico e sociale per rilanciare la partecipazione democratica in Italia. Dopo la tappa casertana, ha presentato a Napoli il suo progetto “apartitico”, capace di unire associazioni, cittadini. «Siamo interessati ad ascoltare e farci ascoltare – spiega Gianni Pittella – per creare una rete attenta a quello che viene fuori dalla società, dal mondo delle professioni, dal mondo della politica che non si classifica nei partiti. Non andiamo a creare un nuovo partito, vogliamo dare testimonianza di un circuito di democrazia».
IN SALA. In prima linea, ad ascoltare gli interventi, l’europarlamentare del Pd, Andrea Cozzolino, l’esponente democrat Francesco Nicodemo. Si alternano al microfono: Alfonso Gentile, presidente di Mani Libere e Peppe Pagano, nuova Cucina organizzata, l’editore Eddy Colonnese, l’avvocato Malaica Cisternino e Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore, Angelo. Ognuno porta la sua esperienza e il suo valore aggiunto. Si punta alla rivalutazione dei territori, attraverso la partecipazione è questa l’obiettivo dell’associazione, utilizzando anche i social media.
L’ESPERIENZA NAPOLETANA. Si parte da Napoli, anche dopo l’esperienza “arancione” che ha saputo aggregare e coinvolgere giovani, dal basso. «Prima persona serve ovunque – aggiunge l’assessore comunale e referente regionale dell’associazione, Marco Esposito – ma da noi un po’ di più, perché il tessuto sociale si è spappolato negli anni scorsi e sta ricominciando a nascere adesso, soprattutto con la giunta comunale, democrazia partecipata, beni comuni. La città è diventata punto di riferimento in tutta Italia, questo ha bisogno dell’impegno di ciascuno, in prima persona».
PER SAPERNE DI PIU’
http://www.primapersona.eu/  (TERZO SETTORE. Il sito dell’associazione)
http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/associazione-prima-persona-arriva-napoli/cm-168948 (CRONACA. Il video della presentazione realizzato da Comunicare il Sociale per il Corriere del Mezzogiorno web)
 

Di Luisa Corso

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