toto-e-peppinoLECCE – Direttamente dalla tradizione napoletana prende avvio a Parabita il progetto “caffè sospeso”. Gli avventori dei bar prendono un caffè ma lo pagano il doppio, per offrirlo a chi non ha possibilità. Sono già undici gli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa “Caffè sospeso” proposta dal Centro di Solidarietà Madonna della Coltura Onlus di Parabita. In pratica, chi va al bar paga due caffè per riceverne uno: la differenza viene messa a disposizione delle persone che non possono permetterselo.
L’associazione parabitana ha proposto l’iniziativa in occasione della 19esima giornata del volontariato e ha stilato la convenzione con le attività commerciali cittadine, le Caritas parrocchiali e l’Acli. A garanzia della trasparenza dell’operato di tutti, agli esercenti che hanno aderito all’iniziativa sarà dato un blocchetto con venti ricevute da tre tagliandi ciascuno. Il primo talloncino verrà consegnato al benefattore all’atto di donazione, il secondo, insieme allo scontrino fiscale, a chi ne avrà usufruito, mentre la matrice sarà conservata in negozio e poi rilasciata all’associazione per un computo delle donazioni effettuate.
«Raccogliamo ogni giorno casi di persone disperate – spiega Ritana Schirinzi, presidente della sezione locale Acli – e ciascuno di noi deve ripetersi chenon fa mai abbastanza per il prossimo. Anche con un gesto semplice come quello di pagare un panino ad uno sconosciuto, l’importante è fare qualcosa enon sentirsi esonerati dal contribuire in prima persona».
 

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