ROMA- “Il codice del terzo settore non cambia l’impianto generale dei controlli ma ne introduce un gruppo relativo all’iscrizione al registro unico nazionale del terzo settore, su cui potranno vigilare per la prima volta soggetti privati autorizzati, nello specifico le reti associative nazionali e, nei casi delle realtà di minori dimensioni, i centri di servizio per il volontariato”. Lo ha ribadito Alessandro Lombardi, direttore generale dell’ufficio Terzo settore del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali durante la conferenza stampa di presentazione del vademecum realizzato da Uneba che si è tenuta ieri a Roma. Il tema è quello della responsabilizzazione degli enti di terzo settore su uno dei nodi caldi dell’impianto normativo, quello della trasparenza e dei controlli. “Non abbiamo voluto fare passi indietro su questo – precisa ancora Lombardi – perché crediamo sia importante difendere la reputazione dell’intero sistema”. Durante la presentazione del “Vademecum Riforma Terzo settore”, 130 pagine che fanno da guida ai cambiamenti dettati dalla riforma, il direttore generale ha poi voluto precisare con un passaggio un nodo importante rispetto alla scadenza sulla modifica degli statuti. “Il 3 agosto non è una data da considerare come un obbligo ma solo un onere per chi vuole stare nel recinto del terzo settore e farlo avvalendosi del percorso alleggerito dell’assemblea ordinaria. Chi vorrà adeguarsi dopo, potrà sempre farlo ma con le maggioranze previste dall’assemblea straordinaria”. Il vademecum è stato realizzato da un team multidisciplinare costituito da giuristi, fiscalisti, consulenti del lavoro ed esperti del terzo settore. L’obiettivo è di spiegare agli enti – anzitutto quelli dediti ai servizi ad anziani, persone con disabilità, minori fragili – a quali condizioni e con quali modalità trasformarsi in ente del terzo settore o impresa sociale come previsto dalla riforma; altri approfondimenti riguardano gli enti religiosi, la fiscalità, gli aspetti contabili e di bilancio, il mondo del lavoro. Tra i nomi che hanno collaborato alla stesura del vademecum, Maurizio Giordano, Luca Degani, Giancarlo Cantamessa, Enrica Favaro, Ellis Bottazzo, Anna Ricceri, Venerando Marano, Bassano Baroni, Lauro Montanelli, Massimo Piscetta, Alessandro Baccelli e Marco Petrillo. Per approfondimenti www.csvnet.it