La festa dei folli nasce nel gennaio del 2001 per il desiderio di un gruppo di giovani accomunati dalla passione per il teatro e le arti e spinto dall’esigenza di creare una realtà che potesse fornire occasioni culturali a Nola e a tutto il  territorio nolano. Da sempre l’esperienza creativa ha avuto una connotazione sociale.

 Inizialmente l’associazione ha organizzato la rassegna “ Visioni” di teatro contemporaneo e di innovazione. Poi, sono state realizzati il corso di dizione, laboratori teatrali per bambini, ragazzi e adulti, il cineforum; i concerti live, corsi di fotografia, incontri/presentazioni di libri, incontri/convegni, in modo particolare, su tematiche sociali come l’antidiscriminazione, l’infibulazione.

E’ seguita l’apertura di uno sportello interculturale Zadig, con la collaborazione di Cgil, Uil, Acli Napoli, Arcigay Napoli e l’interventi di professionisti altamente qualificati. Nel tempo è stato realizzato un polo/presidio culturale a Nola, sonnolenta periferia da troppi anni, e  che si è  posto  come punto di riferimento, incontro, confronto, conoscenza e divertimento, come esperienza per incuriosire, stimolare, scalfire il muro di reticenze e paure, aprire varchi, offrire accoglienza e risposte ai “ diversi”.

Forte per il gruppo di lavoro l’esigenza di sfidare, rompere, abbattere un profondo immobilismo culturale. Per la presidentessa Maria Pia Napolitano “ Oggi fare cultura significa costruire tempi e forme d’incontro e confronto fra esperienze diverse e lontane; innescare la curiosità e quindi la conoscenza reciproca; tessere relazioni che sovrastino l’indifferenza”. Senza cultura si perdono identità e radici, si diventa tutti irrimediabilmente più poveri”

Infine, l’esperienza del  ristobistrò culturale ha  offerto la possibilità quotidiana di ritrovarsi e vivere anche la cultura enogastronomica, di rendere l’esperienza conviviale un rito “gustoso” e di socializzazione. Piacevole bere un caffè e navigare in wifi, sorseggiare un aperitivo mentre si legge il quotidiano o un libro scelto tra quelli presenti in sede, assaporare una fetta di torta accompagnata da una tazza di tè.

Tutte le attività vedono coinvolti attrici, attori, regist​i, musicist​i, giornalist​i, ​consulenti del lavoro, avvocati,  psicolog​​i, medici​. Il gruppo ha sempre creduto nel grande valore del volontariato ed ora, come associazione di promozione sociale dopo la riforma del Terzo settore, la convinzione è ancora più ferma e solida .

Auspicabile per attivare il coinvolgimento delle nuove generazioni, creare una sinergia strutturale e permanente tra enti istituzionali pubblici e privati. La  Napolitano spera, infatti, che  famiglia, scuola, amministrazione comunale, Enti Terzo Settore siano sempre più in grado di promuovere azioni e attività stimolanti ed  interessanti per favorirne la partecipazione.

di   Maria Rosaria Ciotola

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