Associazioni, realtà del Terzo settore e del volontariato e cittadini venerdì 17 giugno a Napoli e sabato 18 a Caserta saranno in piazza per la Giornata Mondiale del Rifugiato: per la pace, la giustizia sociale e per richiedere che venga garantito un permesso di soggiorno per protezione speciale alle persone che scappano da tutti gli scenari di guerra o che si trovano sul territorio e non possono fare rientro nel proprio paese di origine.
La Giornata Mondiale del Rifugiato assume, dunque, un significato più ampio e profondo del solito: anzitutto, perché la guerra in Ucraina e la sua escalation ci consegnano lo scenario drammatico di nuova guerra mondiale, caratterizzata da un numero impressionante di profughi in fuga (oltre 6,6 milioni dall’inizio del conflitto); inoltre, perché la crisi pandemica ha portato ad un peggioramento generale delle condizioni materiali di vita delle persone.

Per questo motivo il Movimento Migranti e Rifugiati Napoli, l’Ex Opg Occupato Je So’ Pazzo, il Movimento Migranti e Rifugiati Caserta, l’Associazione YaBasta – Nova Koinè, l’Associazione SmallAxe, il Centro Sociale “Ex Canapificio” Caserta, il SAI – Comune di Scisciano lanciano un appello per invitare a partecipare all’Assemblea pubblica di costruzione della manifestazione, venerdì 3 giugno (https://www.facebook.com/events/1159963558118952/ ) e « costruire una grande mobilitazione che metta al centro la pace, il lavoro e i diritti per tutte e tutti!».

Spiegano i promotori nel loro documento: «I più colpiti in questo scenario sono stati i migranti, che hanno continuato a lavorare e contribuire a mandare avanti il Paese in pieno lockdown, che sono stati gli ultimi ad avere accesso al vaccino e che ora sono i primi a perdere lavoro e titolo di soggiorno.
I lunghissimi tempi di attesa degli uffici immigrazione, l’impossibilità di poter rinnovare i propri documenti (spesso per via di richieste illegittime da parte dei funzionari) e la condizione di irregolarità sul territorio, rappresentano la condizione perfetta per il ricatto e lo sfruttamento lavorativo, condizione che non può essere risolta con l’ennesima “Sanatoria truffa”, come avvenuto nel 2020, ma solo attraverso un intervento amministrativo urgente che permetta l’emersione dalla condizione di irregolarità e che ridia dignità e giustizia a chi vive e lavora sul territorio. Alimentare la cultura della pace significa promuovere l’accoglienza e l’inclusione di chi si trova in difficoltà o in una condizione di fragilità e marginalità sociale. Oggi come oggi, un autentico passo in tale direzione sarebbe proprio l’effettivo riconoscimento del diritto di esistenza e di soggiorno per i migranti.
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato avanzeremo perciò alle Questure e Prefetture di Napoli e Caserta, alla Giunta Regionale campana e al Ministero dell’Interno proposte concrete per migliorare la vita sia di coloro che vivono questi territori da anni e sia di quelli che sono appena arrivati.
Di fronte a uno scenario internazionale ancora aperto a drammatiche evoluzioni, alla crescente povertà, all’aumento dei licenziamenti, alla precarietà e al razzismo a cui sono esposte le persone migranti, è necessaria una risposta popolare e determinata. Per costruire una mobilitazione unitaria di tutti quelli che, per ragioni materiali e per convinzione ideale, vogliono un Mondo di Pace, Solidarietà e Diritti (e intendiamo una mobilitazione significativa nei numeri ed efficace nei risultati), c’è bisogno dell’impegno di tutte e tutti».

Ad oggi oltre le realtà promotrici hanno aderito padre Alex Zanotelli, Libera Campania, Acli Campania, Rete di Solidarietà Popolare Napoli, Rete Castelvolturno Solidale, Caritas Caserta e tante altre realtà sociali e singole persone.

Questo il link per aderire:

GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO 2022

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