NAPOLI – Il decreto Sicurezza ha messo in apprensione molti dei soggetti che lavorano nel terzo settore. Tra questi, quelli che si occupano della cura della persona sono un numero importante. Tra loro numeri significativi risultano iscritti all’Acli che, proprio pochi giorni fa, nel corso del congresso provinciale di Napoli delle Acli Colf, ha preso posizione sul decreto Salvini e lanciato l’allarme legalità. Nel corso dell’incontro è emersa la preoccupazione rispetto all’impatto che il decreto Sicurezza avrà sul lavoro di questo specifico settore. A sottolinearlo il vicecommissario delle Acli di Napoli, Paolo Ferri, prima dell’apertura dei lavori congressuali.

Nel corso del dibattito sono stati vari i temi affrontati. Dall’importanza delle badanti nel supporto alle famiglie alla necessità di vigilare sulla regolarità dei rapporti di lavori. A tenere le fila del congresso la referente provinciale di Napoli, Anna Cristofaro, la quale ha sottolineato che «quindici anni di esperienza sul tema del lavoro domestico e di cura mi hanno insegnato che è importante costruire reti di soggetti che a vario titolo si occupano di lavoro domestico e di cura. Le cosiddette reti di economia civile – ha aggiunto – che tra l’altro esistono sul territorio e andrebbero, secondo me, valorizzate».
Al congresso hanno preso parte, tra gli altri Andrea Morniroli della cooperativa sociale Dedalus, Luca Sorrentino di Lega Coop Sociali Campania e Tatsiana Pumpuleva dell’associazione culturale Bellarus.

di Ciro Oliviero