NAPOLI – Sabato 27 Ottobre, Piazza Plebiscito. Centinaia di giovani, in fila dalle 8:30 di mattina, hanno risposto al grido di aiuto dei genitori di Alex – Alessandro Maria Montresor – il bambino di 18 mesi nato a Londra da papà veronese e mamma napoletana, affetto da una grave malattia genetica, Linfoistiocitosi Emofagocitica. Il 50% dei bambini colpiti dalla Linfoistiocitosi Emofagocitica muoiono entro il primo mese dalla manifestazione della malattia, mentre, dei restanti, circa un terzo presenta problemi permanenti al sistema neurologico-celebrale.
Alex ora è in vita grazie ad un farmaco sperimentale, ma ha solo 5 settimane di tempo. Poi l’effetto della medicina potrebbe terminare. È urgente un trapianto del midollo osseo, ma le possibilità per trovare un donatore compatibile con quello di Alex sono 1 su 1000. Un’impresa non semplice – ha commentato Ugo Ricciardi, presidente dell’Associazione Aile, da sempre impegnata sul campo per promuovere la ricerca di questa malattia rara.
Il video di aiuto diffuso sui social dai genitori di Alex ha commosso tutti. Dopo Milano, Bologna anche Napoli ha risposto all’iniziativa solidale. Il gran cuore di Napoli si è unito in fila, intere famiglie, presso gli stand Admo (Associazione Nazionale Donatori di Midollo Osseo) si sono sottoposte al test salivare. La lunga coda si estendeva da Palazzo Reale fino al colonnato della Basilica si San Francesco da Paolo. Dopo 3 ore, i tanti giovani accorsi tra i 16 e i 35 anni , avevano già utilizzato 700 tamponi su una fornitura di 1150. Infatti durante le operazioni, commosso dalla solidarietà dei tanti napoletani, il Presidente dell’Associazione Admo Michele Franco, ha lanciato il suo appello alle associazioni di donatori di sangue « Stiamo terminando tamponi, abbiamo bisogno dell’ aiuto di tutti». Anche il Ministro della Salute Grillo ha risposto ai soccorsi, seguendo con attenzione il caso di Alex, e in accordo con il Centro Nazionale Trapianti, ha predisposto l’invio di tutti i dispositivi necessari richiesti per la tipizzazione salivare dei donatori, nel più breve tempo possibile.
Alex purtroppo non è l’unico caso che ha scosso le nostre coscienze. Tantissimi bambini si trovano tra la vita e la morte, ma un semplice gesto potrebbe dargli un futuro.
Sono tante le domande che centinaia di profili social hanno rivolto ai volontari Admo sulle loro piattaforme e, consultando il sito web dell’Associazione, possiamo rispondere ai frequenti quesiti sul funzionamento della donazione.
L’unica cura efficace contro molte malattie del sangue consiste nel trapianto del midollo osseo. Purtroppo, solamente una persona su 100.000 è compatibile con chi è in attesa di un trapianto.
Bastano due semplici passi:
– iscrizione al Registro Donatori Midollo Osseo.
-Tipizzazione necessaria, grazie all’analisi di una piccola goccia di sangue o di saliva, per ricavare il tuo profilo e aggiungerti al Registro dati.
Quasi tutti possono donare il midollo osseo, rispettando tre requisiti:
-Età compresa tra i 18 e i 35 anni
– Avere un peso corporeo di almeno 50 kg
– Godere di buona salute
E tu sei pronto a diventare un donatore? Controlla la sede Admo più vicina a te.

di Lucia La Marca