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ROMA – Renato Vicini fa l’interprete della  lingua dei segni . Milioni di italiani l’hanno visto interpretare  al Festival di Sanremo la canzone “ a bocca chiusa “ con Daniele Silvestri. Dall’Ariston in poi nel giro di pochi giorni la lingua dei segni è diventata popolare: l’abbiamo incontrata ai comizi politici ,al rugby, al Sei Nazioni fra Italia Galles quando allo stadio Olimpico quindici bambini dell’Isiss (Istituto Statale di Istruzione Specializzata per Sordi) hanno accompagnato  gli Azzurri durante l’Inno Nazionale Italiano . Nel mondo milioni  le persone con problema di udito, sessantamila in Italia i sordi dalla nascita,un milione le persone con problemi di udito  ma la lingua dei segni chiede il giusto riconoscimento nel nostro Paese. Piccoli passi per grandi progressi grazie alla musica.  A tracciare la strada il coro delle Mani Bianche nel  1999 in Venezuela . Una grande idea del Maestro José Antonio Abreu per bambini che non possono cantare ma che seguono il  canto con coreografie realizzate le mani coperte da guanti bianchi. A Tg1/Fa’ la cosa giusta Renato Vicini e Claudio Arrigoni blogger del Corriere.it . Nato un anno fa “InVisibili “, lo spazio dedicato ai disabili,  e’ tra i blog di corriere.it  più seguiti.  di A.B.
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