ROMA. I bambini in Afghanistan che continuano ad essere uccisi e feriti a causa del conflitto in corso è in aumento. E’ quanto emerge dal rapporto mondiale sui bambini e i conflitti armati lanciato dal segretario generale della Nazioni unite, Ban Ki Moon. L’Unicef si dice «profondamente preoccupato per questa tendenza e rinnova il suo invito a tutte le parti in conflitto a garantire protezione ai bambini, in ogni momento e a rispettare il diritto umanitario internazionale». Secondo il rapporto, un totale di 1.756 bambini sono stati uccisi o feriti a causa del conflitto in Afghanistan soltanto nel 2011, una media di 4,8 bambini al giorno, rispetto ai 1.936 del 2010.
«La morte o il ferimento di ogni singolo bambino e’ una tragedia. Questo livello di sofferenze evitabili dei bambini e’ semplicemente inaccettabile – ha dichiarato Vidhya Ganesh, vice rappresentante dell’Unicef in Afghanistan – E’ assolutamente necessario che tutte le parti in conflitto facciano il possibile, adesso, per proteggere la vita e i diritti di base di ogni bambino dell’Afghanistan». Per questo l’Unicef esorta tutte le parti in conflitto a chiarire le proprie politiche e i propri metodi, per ridurre al minimo il numero di vittime civili, compresi i bambini. Nel 2011, 316 tra bambini e ragazzi sotto i 18 anni di eta’ sono stati reclutati dalle parti in conflitto in Afghanistan e, nella maggior parte dei casi, dai gruppi armati di opposizione. I bambini sono stati utilizzati per attacchi suicidi, per posizionare ordigni esplosivi e portare viveri ai gruppi armati. L’Unicef esorta tutti i gruppi armati di opposizione a «fermare il reclutamento di bambini e/o giovani al di sotto dei 18 anni di eta’ e invita il governo dell’Afghanistan ad assicurare che il piano di azione venga attuato per fermare e prevenire il reclutamento di minorenni nelle forze di sicurezza nazionali afghane».
di Mirko Dioneo

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