ROMA. Nel mondo una persona su nove ha sessant’anni o più, questa percentuale arriverà a una su cinque entro il 2050. In totale oggi sono 810 milioni gli anziani in tutto il mondo e si prevede che il numero arrivi al miliardo in meno di dieci anni e che raddoppi entro il 2050, arrivando a due miliardi. L’invecchiamento della popolazione è un problema che riguarda tutte le regioni e tutti i paesi con vari livelli di sviluppo. La sua progressione è più rapida nei paesi in via di sviluppo, anche tra quelli che hanno un numero elevato di giovani. Attualmente tra i 15 paesi che hanno oltre 10 milioni di anziani, sette sono paesi in via di sviluppo. E la speranza di vita alla nascita è di oltre 80 anni in 33 paesi; cinque anni fa, i paesi che avevano raggiunto questo obiettivo erano solo 19.
IL RAPPORTO. Lo sottolinea il Rapporto sull’invecchiamento nel XXI secolo del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e l’HelpAge International, presentato ieri a Roma. Il documento,che è il risultato della collaborazione di oltre venti organismi delle Nazioni Unite e altre importanti organizzazioni internazionali impegnate nel settore, analizza la situazione attuale delle persone anziane ed esamina i progressi effettuati nell’adozione di politiche da parte dei governi e altre parti in causa dopo la seconda assemblea mondiale sull’invecchiamento sull’attuazione del Piano di azione internazionale di Madrid sull’invecchiamento, concepito per rispondere alle opportunità e alle sfide di un mondo che invecchia.

di Francesco Gravetti 

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