MILANO. La notizia si legge in un comunicato della Chiesa Cattolica Ambrosiana. L’appello del cardinale Angelo Scola è stato lanciato ai politici italiani, nell’ottica di promuovere una riforma legislativa sull’acquisizione della cittadinanza italiana per chi nasce sul suolo italiano. Quella del cardinale, come sottolinea egli stesso nel testo,  non è una proposta, bensì un vero e proprio sollecito al cambiamento della legge vigente.
«Occorre per la comunità cristiana affrontare le sfide dell’immigrazione non solo sul piano educativo, culturale e pastorale, affinché si pongano le condizioni di quel vivere insieme, principale obiettivo da perseguire di fronte all’attuale fenomeno migratorio», afferma Scola anche in occasione della pubblicazione del volume “I migranti: per una pastorale e una cultura del ‘viver insieme’” (Edizioni Centro Ambrosiano).
IUS SOLI vs. IUS SANGUINIS. Ricordando che «la cittadinanza non è solo un atto giuridico, ma un atto di cultura», il cardinale ha implicitamente fatto riferimento alla normativa vigente: in Italia, infatti, vale il principio del cosiddetto ius sanguinis (diritto in base alla discendenza), ossia quello per il quale la cittadinanza è assegnata per nascita (da almeno un genitore italiano), per matrimonio o adozione e per naturalizzazione. In questo panorama, dunque, sono esclusi tutti i minori che, seppur nati e anche cresciuti in Italia e avendovi risieduto ininterrottamente, non sono nati da cittadini italiani.  Ad oggi in Italia i minorenni stranieri costituiscono il 22%, quasi un quarto dei 4.570.317 di stranieri presenti sul territorio (dati ISTAT del 2011). Cambiare la legge, ossia far valere lo ius soli (diritto in base al suolo), comporterebbe per questa ampia fetta di popolazione ottenere la cittadinanza italiana senza dover attendere il compimento del 18° anno d’età, dimostrando di non aver mai risieduto all’estero.
LA PROPOSTA DELLA REGIONE MARCHE. Insieme all’appello della diocesi Ambrosiana la Regione Marche ha presentato una proposta di legge per abolire lo ius sanguinis in favore dello ius soli; la proposta di legge passerà al vaglio dell’Assemblea legislativa e, se approvata, giungerà alla Camera. E proprio nella Regione Marche, presso il Palazzo del Comune di Pesaro, il neo Cardinale Antonio Maria Vegliò aveva tenuto una lectio magistralis il 19 marzo 2012 sull’immigrazione, con attenzione particolare sulla questione della riforma della legge.
Maggiori informazioni
http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/cittadinanza/Ius_soli.html
 

di Claudia Di Perna

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