ROMA- Il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) ha richiesto al Governo Italiano, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Enrico Letta, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il Ministro degli Esteri Emma Bonino, di decretare la protezione temporanea a favore dei profughi siriani arrivati in Italia e di quelli che arriveranno nel prossimo futuro, in attuazione dell’Articolo 20 del Testo Unico Immigrazione. «La richiesta del CIR è motivata da diverse considerazioni- dichiara Savino Pezzotta Presidente del CIR-. Nel corso degli ultimi mesi più di 5.000 cittadini siriani sono arrivati via mare sulle coste meridionali italiane, con un costante e forte aumento durante il mese di agosto e le prime due settimane di settembre. E questo numero aumenterà ancora. Far fare loro una normale procedura d’asilo, con una valutazione individuale delle richieste di protezione, è un inutile appesantimento del lavoro delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento dello status, allunga i tempi di accoglienza e aumenta i costi. E’ ovvio che tutti i siriani necessitano protezione e non possono essere rimpatriati e la misura della protezione temporanea, a livello nazionale, permetterebbe il rilascio immediato di un permesso di soggiorno valido anche per il lavoro. In questo modo- ha concluso Pezzotta- i tempi dell’accoglienza potrebbero essere contratti con un’economia che potrebbe essere utilizzata per attuare un programma di inserimento socio-lavorativo in favore dei profughi».
LE PROPOSTE- Il CIR ha inoltre richiesto al Governo di promuovere il trasferimento di un determinato numero di profughi siriani particolarmente vulnerabili dai Paesi di primo rifugio – Libano, innanzitutto – in Italia, in analogia con le misure già annunciate e attuate da Germania, Austria, Svezia e Svizzera. E’ stato, infine, richiesto che il Governo italiano si faccia promotore dell’applicazione, a livello comunitario, nel caso in cui l’arrivo dei profughi siriani nel territorio dell’Unione assuma le caratteristiche di un “afflusso di massa”, della protezione temporanea per i profughi siriani stabilita dalla direttiva europea. «Lo strumento europeo- ha sottolineato Christopher Hein Direttore del CIR- non è mai stato applicato prima, ma era stato creato appositamente per chiare situazioni di pericolo e fuga massiva da aree di guerra. Qualora i numeri di profughi che arrivano in Europa divenisse ancora più alto, permetterebbe non solo di garantire da subito a tutti una protezione, ma anche una più equa distribuzione degli oneri di accoglienza dei profughi siriani tra i diversi Stati membri».