gioco d'azzardoROMA. Il governo avrebbe affidato la delega al gioco d’azzardo a Alberto Giorgetti, sottosegretario all’Economia. Dura la critica a riguardo di don Armando Zappolini portavoce di “Mettiamoci in gioco”, la nota campagna contro i rischi d’ azzardo. «Mentre nel paese si susseguono i casi di cronaca in cui il gioco d’azzardo è causa o di eventi drammatici- afferma Zappolini – si alzano da più parti inviti a limitare e regolamentare il fenomeno e vengono resi noti rapporti o notizie che rilevano la vicinanza tra la politica e i concessionari dei giochi, il Governo ha pensato bene di affidare una delega così delicata a un uomo da anni vicino ai concessionari. È inaccettabile- conclude-  che le tante voci che arrivano dalla società civile, dalla Chiesa cattolica, dai media, dai cittadini e dallo stesso Parlamento siano state misconosciute in modo così clamoroso. Dobbiamo perciò concludere, con rammarico, che per questo Governo la lobby dell’azzardo conta più di ogni altra cosa».
LE CRITICHE.  Secondo Matteo Iori, presidente del Conagga ed esponente della campagna, Giorgetti non è nuovo al mondo dei giochi. «tTenne la delega per anni sotto il governo Berlusconi, con grande piacere dell’industria del gioco. Fu con l’ultimo governo Berlusconi che videro la luce molte delle nuove proposte d’azzardo: dalle videolottery al win for life, dal bingo on line ai nuovi gratta e vinci, dalla proposta di sale per il poker dal vivo ad altre ancora; e Giorgetti fu colui che seguì sempre molto da vicino questo mercato in costante crescita». Molto chiara la sua posizione, nei confronti del gioco. Nel marzo 2013 partecipando alla fiera internazionale sugli apparecchi da gioco tenutasi a Rimini, Giorgetti avrebbe rassicurato le industrie del gioco d’azzardo «non è immaginabile che un settore sostanzialmente in regime di monopolio debba affrontare una campagna complessiva di denigrazione senza precedenti». Secondo Giorgetti, quindi,  il gioco d’azzardo andrebbe ulteriormente sviluppato perché porta occupazione e denaro per le casse erariali.«E’ un settore di tutela nei confronti dei cittadini e dei consumatori –  ha dichiarato  alla fiera di Rimini – che possono, nella loro libera facoltà e scelta, decidere di avere un intrattenimento attraverso il gioco lecito».

di Sabrina Rufolo

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