BRUXELLES – I commissari europei hanno sostenuto il dossier per l’approvazione del Pioneer-DuPont 1507, un nuovo tipo di mais transgenico senza tener conto delle problematiche legate a questo tipo di coltivazione. Secondo ricerche effettuate dall’Efsa, Autorità per la sicurezza alimentare, infatti, alcuni insetti come falene e farfalle, potrebbero subire gravi conseguenze dall’emissione deliberata nell’ambiente di questo tipo di coltivazione. La commissione Europea più volte ha fatto richiesta per modificare il dossier del mais transgenico, senza alcun riscontro positivo.
I RISCHI – Il mais Pioneer-Dupont 1507 è una coltura che produce la tossina pesticida Bt e può resistere a forti dosi di glufosinato, erbicida tossico che sarà bandito in agricoltura entro il 2017. L’Efsa, però, non ha mai effettuato test sulla sicurezza legati all’incremento dell’uso di glufosinato: secondo le norme europee sugli ogm, però, si dovrebbero verificare i rischi sulla biodiversità e sugli organismi non-target che ogni coltura ogm, resistente agli erbicidi, può causare per le modifiche delle pratiche agricole (incluse quelle dovute a usi differenti degli erbicidi). Ciò che osserva Greenpeace, quindi, è la scelta irresponsabile da parte della commissione europea, una mossa che incoraggia l’uso di un erbicida talmente tossico non tenendo conto dei rischi che questo comporta all’ambiente e alla salute umana.  Attualmente l’unico ogm autorizzato per la coltivazione in Europa è il mais MON810 della Monsanto, seminato in Friuli quest’anno e fonte di contaminazione a causa dell’inutile tergiversare delle autorità nazionali. A tal proposito la coalizione #noOGM ha lanciato una petizione per  fermare gli ogm. Per maggiorni info http://www.change.org/friuliogmfree
 

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