girolaminiROMA – 52 beni salvati, 30 beni monumentali regolarmente aperti al pubblico, visitati da oltre 7 milioni di persone, 16 beni tutelati e 6 in restauro, 14000 metri quadrati di superfici decorate e affreschi restaurati, 30.000 libri antichi e 19.000 oggetti d’arte catalogati e protetti, 2634000 metri quadrati di paesaggio protetto, 2634000 metri quadrati di boschi tutelati, oltre 87 milioni di euro raccolti e investiti in restauri a servizio della collettività, 120000 iscritti e donatori attivi. Sono queste alcune delle “cifre” del FAI, Fondo Ambiente Italiano, fondazione senza scopo di lucro nata nel lontano 1975, che si occupa di conservare, sostenere e valorizzare l’Ambiente del nostro Paese.

A NAPOLI – Anche se le sue iniziative sono molte e di vario genere, da ventiquattro anni a questa parte, molti italiani hanno imparato a conoscere e ad apprezzare il FAI per le “Giornate di Primavera”: un week end di marzo, quest’anno sabato 19 e domenica 20, durante il quale tutti possono approfittare delle aperture straordinarie di moltissimi luoghi storici, culturali, artistici e naturalistici, salvati e resi accessibili grazie al lavoro dei volontari. Ben 900 saranno i beni aperti, su un’area di 380 città, ed è proprio il caso di dire che ce n’è davvero per tutti i gusti. Gli amanti dell’archeologia, ad esempio, potranno visitare ad Aosta l’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, riportata alla luce nel 1969 ma mai aperta al pubblico, che conserva preziosi reperti a partire dal III millennio a.C. Chi, invece, preferisce la tecnologia, di certo apprezzerà il Deposito rotabili storici della Fondazione FS Italiane a La Spezia, costruito nel 1936, in cui sono conservati i rotabili che hanno fatto la storia della ferrovia. Sullo stesso genere, anche il Padiglione Reale della Stazione Centrale di Milano, inaugurato nel 1931 per accogliere la famiglia reale e raramente visitabile, e l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio a Roma, finora chiuso per lavori di restauro, nella cui area museale sono raccolte importanti testimonianze di ingegneria e architettura militare. Gli amanti dell’arte sacra, invece, non potranno perdersi la straordinaria visita alle Catacombe di San Gaudioso, dove il barocco si mescola con le preesistenze paleocristiane, oppure la Chiesa di Santa Maria della Valle a Matera: chiusa al pubblico da moltissimi anni, è la più grande chiesa rupestre della città, uno dei più interessanti esempi di integrazione tra il peculiare ambiente scavato e l’architettura. Ancora più speciali, poi, saranno le visite ad alcuni luoghi accessibili solo agli iscritti al FAI (che ovunque avranno comunque corsie preferenziali). Tra gli altri, ne ricordiamo due a Napoli: la Biblioteca dei Girolamini e, aperti al pubblico per la prima volta, i Depositi Sing Sing del Museo Archeologico Nazionale, che raccolgono in un’area dei sottotetti del maestoso edificio, in camere chiuse con grate e catenacci come in un vero carcere, oltre 8.000 oggetti, prevalentemente bronzi, vetri e ceramiche recuperati negli scavi delle città sepolte dalle eruzioni del Vesuvio.

VISITATORI PROTAGONISTI – Ma non finisce qui. Infatti, sempre sabato e domenica prossimi, in molti beni del FAI saranno organizzate un serie di iniziative per celebrare proprio l’arrivo della primavera: sono in programma mercatini di florovivaismo in moltissime Ville in tutta Italia, stand di artigianato locale, laboratori creativi (alla Baia di Ieranto a Massa Lubrense, ad esempio, dalle 11.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.00, sono previsti laboratori manuali sul tema dell’uso creativo dell’argilla e dei semi ispirati alla tecnica giapponese degli Tsuchi Dango) e tanto altro ancora. Chi volesse, poi, un contatto più diretto con la natura, si divertirà di certo a partecipare a una delle tantissime “biciclettate” che il FAI organizza in collaborazione con la Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus in tutta Italia. “Giornate FAI di Primavera è un grande evento organizzato dalle persone per le persone, alle quali si chiede non solo di partecipare come visitatori, ma anche come protagonisti”: proprio questa massima che si legge sul sito del FAI è la chiave del successo di questa iniziativa. Non solo, infatti, viene data l’occasione a tanta gente di scoprire o riscoprire luoghi preziosi della nostra storia, ma quello che è davvero straordinario è il modo in cui tutto ciò viene organizzato. Non solo tutte le visite sono a contributo libero, ma in molti posti sarà anche possibile usufruire di speciali “guide”, che accompagneranno i visitatori alla scoperta dei segreti che ciascun luogo custodisce. Si tratta del progetto “Apprendisti Ciceroni”, rivolto ai ragazzi delle Scuole Medie e Superiori: nata nel 1996, questa iniziativa formativa ha come obiettivo quello di sensibilizzare i giovani alla “presa in carico” del patrimonio culturale, storico e artistico, e integrare le loro conoscenze teoriche con un’esperienza pratica altamente formativa. In questo modo, attraverso una preparazione continua durante tutto l’anno scolastico, gli studenti avranno l’occasione di studiare da vicino un bene d’arte o natura del proprio territorio, arricchendo non solo il proprio bagaglio di conoscenze, ma anche quello di tutti coloro a cui, poi, faranno da guida.

I LUOGHI – Per scoprire l’elenco completo di tutti i 900 beni visitabili regione per regione, basta collegarsi all’indirizzo www.giornatefai.it, oppure è addirittura possibile scaricare un’app per il proprio smartphone che ci guiderà nei luoghi più vicini a noi. Di molti degli spettacolari luoghi FAI, poi, si parlerà anche nel corso di tutta questa settimana sulle Reti Rai: il servizio pubblico dedicherà, infatti, diversi speciali ai tanti beni che rendono il nostro Paese così unico e speciale. Naturalmente, sarà promossa anche la partecipazione attiva alle iniziative del FAI, sia mediante l’iscrizione, sia attraverso una semplice donazione nell’ambito della campagna “Insieme cambiamo l’Italia. Ricordiamocelo!

di Nunzia Capolongo

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