Connettiti con noi
My Library

Primo Piano

Viaggio nella casa che ospita i parenti dei degenti del Monaldi: «Qui è come stare in famiglia» FOTO

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

1 (4)NAPOLI – Sei camere con 12 posti letto, un soggiorno, una cucina, una lavanderia e anche un piccolo orticello, tra gli alberi, nel parco dell’Azienda Ospedaliera Vincenzo Monaldi, spiccano le pareti bianche e la staccionata color legno della Casa di accoglienza “Maria Rosaria Sifo Ronga”. La struttura, unico esempio in Italia Meridionale, offre ospitalità gratuita ai familiari dei degenti, in cura negli ospedali dei Colli, residenti al di fuori della provincia di Napoli e, per i periodi autunnali ed invernali, nelle isole di Capri, Ischia e Procida.
[monoslideshow id=265 w=520 h=300 present=’sparkles’]
IL PROGETTO – «L’idea del progetto – ha spiegato Aniello Ronga fondatore, nel 2001, dell’associazione Maria Rosaria Sifo Ronga, in memoria della moglie, una insegnante napoletana deceduta in seguito ad un trapianto d’organo –  mi è venuta ad Udine dove c’è una struttura simile; ho pensato di poterne realizzare una al Sud». Ci sono voluti circa 9 anni, tra  trafile burocratiche e la raccolta di fondi attraverso l’organizzazione di eventi e grazie ai contributi di Enel Cuore Onlus, Fondazione Banco di Napoli, Troncone Spa costruzioni e Pasta Garofalo, perché le porte dell’abitazione, realizzata senza finanziamenti pubblici, potessero finalmente aprirsi, nel novembre 2010.
LA STRUTTURA – La struttura da allora ha accolto, già, oltre 1600 persone. Storie e sofferenze diverse quanto simili che, tra queste pareti bianche, hanno trovato e trovano, ogni giorno, l’ascolto delle 6 volontarie Wanda Aprile, Maria Elisabetta Sgarrella, Giovanna Pignataro, Amalia Sifo, Silvana Cutarelli e Adriana Livigni e la comprensione degli altri ospiti. «La casetta è stata la mia salvezza –  ha raccontato Monica, arrivata a Napoli dalla provincia di Crotone con suo figlio Gabriel, di appena 8 mesi, perché fosse operato al cuore – Con mio marito non avremmo saputo dove andare a dormire, qui riusciamo ad essere a due passi dal nostro piccolo e soprattutto abbiamo trovato una vera famiglia: non importa a nessuno cosa fai nella vita, da dove vieni, quale sia la tua religione o il colore della tua pelle». La Casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga, che vive grazie al volontariato e si sostiene con i contributi degli ospiti, è una vera oasi per i  familiari dei degenti

di Emiliana Avellino 

Primo piano

medolla 1 giorno fa

Legambiente, in Campania solo il 12% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità

Gravetti 4 giorni fa

Accordo AIC e AVIS: colazioni senza glutine per i donatori celiaci

medolla 6 giorni fa

Suicidio, Telefono Amico: “Oltre 3mila richiesta d’aiuto in soli 6 mesi”

Gravetti 1 settimana fa

Giornalisticidio a Gaza: oltre 270 reporter uccisi. «Si vuole spegnere la verità»

Salta al contenuto