NAPOLI – Giugliano diventa tappa della  VI edizione del Festival dell’Impegno Civile “Le terre di Don Peppe Diana”, che quest’anno ha come tema “Facciamo l’impresa. A riprova del bene”. Obiettivo è il riutilizzo delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità,  nonché la possibilità di determinare un nuovo sviluppo del territorio e una rete di economia sociale proprio a partire dal loro recupero. L’evento, che si tiene  a partire dalle ore 15:00- presso la struttura Villa Ammaturo, ex Parco Rea, in via S. Francesco a Patria, sarà un’occasione per discutere e confrontarsi su temi spinosi come  ecomafie, disastro ambientale e corruzione. Sono previsti nel corso del pomeriggio, dibattiti, presentazioni di libri e concerti. La manifestazione- la prima  in Italia ad essere interamente realizzata sui beni sequestrati alle mafie- è promossa, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dal Comitato Don Peppe Diana e dal Coordinamento Provinciale di LIBERA Caserta.
GLI INTERVENTI-  A moderare l’incontro la giornalista de Il Mattino Tonia Limatola. Saranno presenti, inoltre, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, Antonio D’Amore, responsabile provinciale di Libera Napoli, il giornalista Arnaldo Capezzuto, e Giovanni del Rio, presidente della fondazione “Il Girasole”.  E’ prevista anche la presentazione del Centro Socio-Educativo per minori, della Cooperativa sociale Apeiron. « Con il Festival – dichiara il promotore Emiliano Sanges- intendiamo avviare una riflessione sul tema della corruzione e sensibilizzare le coscienze. Giugliano sta vivendo un periodo storico particolare con la decisione del ministro Cancellieri di sciogliere il Comune. Dunque è importante discutere sul tema della legalità. È un territorio martoriato e abusato dalla criminalità organizzata, ma questo non significa che non possa riscattarsi».

di Carmela Cassese

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