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Caporalato, la Cgil: “Tutelare chi denuncia”

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ROMA. Sanzioni per i datori di lavoro che utilizzano il caporalato e tutele per i lavoratori che denunciano situazioni di irregolarità e sfruttamento. Tra le sanzioni anche l’esclusione dagli appalti pubblici nel caso delle imprese edili e tra le aziende da punire sia chi produce prodotti agricoli sia chi li trasforma, ad esempio le aziende che producono conserve di pomodoro e simili. Sono le proposte della Cgil al nuovo governo, dopo l’introduzione del reato penale di caporalato nella manovra di agosto. Nei campi italiani 400mila lavoratori vivono sotto i caporali e 60mila hanno alloggi di fortuna e sprovvisti dei requisiti minimi di vivibilità ed agibilità. Il lavoro nero in agricoltura è una realtà in tutto il Paese, infatti incide per il 90% del lavoro agricolo nelle regioni del Mezzogiorno, per il 50% nelle regioni del Centro e il 30% del lavoro agricolo del Nord Italia si fa in nero. Sono le stime “prudenti” della Flai Cgil che ha fornito “i numeri della vergogna” nell’ambiton della campagna “stop caporalato”.  Oltre due milioni sono le aziende agricole, 75 soltanto quelle che occupano più di 500 dipendenti, in tutto il paese esiste una sola agenzia di somministrazione dedicata al settore agricolo (Lavorint di Milano). Il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento  non compare nelle statistiche ufficiali dell’Inps che arrivano a disegnare una forza lavoro giovane e precaria. I lavoratori agricoli regolarmente iscritti all’istituto di previdenza sono 1.037.000, di cui il 40% è costituito da donne, il 90% ha un contratto a tempo determinato, il 10%  è non comunitario, la media delle giornate di lavoro è di 120 l’anno, oltre il 70% non raggiunge le 51 giornate annue lavorate che permette di avere i contributi previdenziali.
NEI CANTIERI. Lavoro nero e caporalato anche nei cantieri, con 150 mila a lavoratori in nero e sotto ricatto, sia italiani sia stranieri, cui viene imposto di aprire la partita Iva, di accettare contratti part time che nascondono un impiego a tempo pieno con una paga ‘fuori busta’ in nero, di accettare un sottoinquadramento, di dichiarare meno ore lavorate, di ricorrere ai permessi in caso di infortunio non grave. Almeno 150mila sono i lavoratori gestiti dai caporali. Sono le stime della Fillea Cgil. Nell’edilizia cresce la forza lavoro immigrata e grigia. Sulla base dei dati delle casse edili, risulta che su un milione e 900mila occupati totali nei cantieri, 650mila sono autonomi e un milione e 250mila sono dipendenti. Il 5,6% sono donne, il 30% sono immigrati. I dati si riferiscono al 2009, quando, rispetto all’anno precedente, gli stranieri sono cresciuti del 16,2% tra i dipendenti, del 41,1% tra gli autonomi, del 9% tra i part time, aumentano del 56,2% gli irregolari.
PARTITA IVA Più che triplicati i muratori con la partita Iva, a testimonianza che si tratta di lavoro dipendente mascherato da autonomo. Rispetto al 2006, nel 2008 l’aumento delle partite Iva nelle costruzioni è stato del 208%. Di questi imprenditori o liberi professionisti, la gran parte è straniera. Sono 828mila le imprese edili in totale con una media di 1,5 lavoratori. “Dunque – conclude la Fillea – le costruzioni in Italia si reggono su un numero esiguo di grandi imprese strutturate ed un sistema frammentato e destrutturato di micro imprese”.  Secondo la Cgil “la manodopera è l’ultimo grande business delle organizzazioni criminali in edilizia” perché “a causa della crisi, dell’assenza di investimenti, della frammentazione e del sistema di gare al massimo ribasso, esse hanno potuto investire indisturbate denaro da ripulire e creare proprie imprese”.

“Riscoprire l’ideale” al Meeting del Volontariato

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BARI. È giunto alla sesta edizione il viaggio itinerante del Csv “San Nicola” che porta il volontariato nelle piazze delle città, nelle scuole, nell’università, negli enti pubblici, nelle aule di formazione e nelle sale convegni del territorio provinciale barese e della BAT. Il cammino, come consuetudine, si concluderà con il Meeting del Volontariato, organizzato nei giorni 3 e 4 dicembre presso la Fiera del Levante di Bari. Il Meeting del Volontariato rappresenta un momento significativo di riflessione sulle tematiche sociali di maggiore attualità e sul ruolo che hanno il volontariato e tutti i cittadini attivi nella costruzione del bene comune.  Quest’anno il viaggio culturale con le associazioni di volontariato affronterà un tema quanto mai provocatorio: “Riscoprire l’ideale per vivere il reale”.

“UNA STORIA COMUNE”. Nella società odierna, orientata al risultato, la dimensione dell’ideale è stata sacrificata sull’altare dell’efficacia e dell’efficienza. È stata una strategia vincente? I fatti parlano da sé e, intanto, si torna a discutere di etica e di valori in tutti i settori della vita pubblica e privata. Si riscopre, così, che è necessario comprendere quale sia l’ideale più profondo del nostro agire, quell’ideale per cui siamo consapevoli, attraverso le opere, “di avere lasciato un segno della nostra presenza e della nostra specificità nelle piccole comunità in cui ci muoviamo e nella grande costruzione di una storia comune”, come afferma Rosa Franco, presidente del Csv “San Nicola”. Solo uomini che si muovono stimolati dal desiderio di scoprire l’ideale in ogni gesto che compiono non avranno paura della realtà e produrranno opere edificanti e durature, come testimoniano quotidianamente i volontari.
IL PROGRAMMA. Il 3 e il 4 dicembre prossimi saranno due giornate di testimonianze e convegni durante le quali i costruttori del bene comune ci riporteranno alle radici dell’ideale la cui presenza nella realtà induce ad affrontare le sfide con coraggio. Saranno due giornate in cui le circa 140 associazioni previste negli stand parleranno alla gente delle attività che realizzano, intrecceranno relazioni e reti tra loro e con i vari protagonisti che operano a favore del territorio. Saranno due giornate di festa durante le quali si espliciterà la gioia di vivere in una realtà fondata sulla relazione anche attraverso la musica, il teatro, le mostre e le attività di intrattenimento per i più piccoli.
 
www.csvbari.com

Convegno su Hiv e prevenzione

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Sabato 26 novembre alle ore 9.30 in Via Cantarella presso il Centro Sociale di Salerno l’associazione “Arcigay Salerno -Marcello Di Folco”, in collaborazione con l’associazione Frida e Npt-Network persone sieropositive- promuovono il convegno “HIV Oggi- prevenzione, accoglienza e sostegno”. Con la crisi economica e le misure di austerita’ da adottare per farvi fronte c’e’ il rischio di un aumento delle infezioni da hiv nei consumatori di droga per via iniettiva. E’ gia’ successo in Grecia quest’estate, e si e’ registrato un aumento anche in Bulgaria, Estonia e Lituania. A richiamare l’attenzione su questo problema e’ l’ultimo rapporto dell’agenzia Ue sulle droghe, l’Oedt. Un tema, dunque, rispetto al quale è vietato abbassare la guardia. Il seminario, realizzato nell’ambito dell’iniziativa “Giornate di Nadir”, vuole prevenire e sensibilizzare sui temi della salute. Per info: info@arcigaysalerno.it

RacCorti sociali con Taviani

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Alla “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”, domenica 20 novembre, presso il Cinema Odeon (Piazza Strozzi, Firenze), a partire dalle ore 15.00 si terrà la premiazione del Concorso nazionale “RacCorti sociali. Piccoli film per grandi idee!”. Sarà presente l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti e il regista Vittorio Taviani. Testimonial e conduttrice della giornata l’attrice Daniela Morozzi. L’iniziativa vuole promuovere l’incontro fra cinema e volontariato e favorire la comunicazione dei valori che questo esprime: la narrazione audiovisiva al servizio del bene comune, storie, idee, emozioni, esperienze. Ai giurati sono arrivati oltre 150 cortometraggi (più del doppio delle precedenti edizioni) da tutta Italia e anche dall’estero, di buona qualità, alcuni veramente notevoli, la maggior parte ideati da giovani. Alla premiazione saranno presenti, fra gli altri, Pier Marco De Santi direttore artistico di Viareggio Europa Cinema, Salvatore De Mola sceneggiatore, Armando Barberi direttore della fotografia, Mirco Mencacci Sound Designer, Stefano Cantini musicista, Cosma Ognissanti direttore artistico di RacCORTI Sociali.

Vesuvio, calcetto per i disabili

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Domenica 20 novembre, presso l’Athena Sporting Club di San Giuseppe Vesuviano si terrà una quadrangolare di calcetto tra i rappresentanti del Comune di Ottaviano, quelli del Comune di San Giuseppe Vesuviano, quelli del Consorzio cimiteriale “San Giuseppe – Ottaviano” e i volontari della Uildm, Unione Lotta alla Distrofia Muscolare. La partita ha lo scopo di raccogliere fondi destinati alla ricerca scientifica per sconfiggere la distrofia muscolare e le altre malattie genetiche. La sezione di Ottaviano della Uildm, presieduta da Francesco Prisco, da anni si batte per i diritti dei disabili dell’intero territorio vesuviano.

Trani, “Adotta una famiglia”

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Nel 2011, dichiarato Anno Europeo del Volontariato, la Caritas Cittadina di Trani,  prosegue con l’iniziativa “Adotta una famiglia” che quest’anno è arricchita dall’avverbio “volontariamente”. La proposta è rivolta a tutte le scuole, di ogni ordine e grado della città, che da tempo orami, anche se in misura diversa, collaborano e sostengono le iniziative della Caritas Cittadina e del suo Centro di Ascolto. L’idea nasce dalla volontà di innescare forme di relazioni solidali fra i ragazzi ed i giovani e le sempre più numerose famiglie che, in questo stesso territorio, vivono una realtà di concreta povertà, una povertà che comporta negazione delle scelte e delle opportunità che consentono uno standard di vita accettabile. Per maggiori informazioni, rivolgersi a Giusy Venuti 3472406359/ 3482879405

Andrea Riccardi, un volontario al Ministero

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ROMA. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, entra nella nuova squadra di Governo formato dal neosenatore a vita Mario Monti. Ricopre la carica di ministro senza portafoglio per la Cooperazione Internazionale e l’integrazione. Un dicastero che rappresenta una novità autentica rispetto al passato. La Comunità di Sant’Egidio da diversi anni si è resa protagonista per l’impegno sociale e i numerosi progetti di sviluppo nel Sud del mondo in 72 diversi paesi, oltre che  in percorsi di pace a livello internazionale.
LA BIOGRAFIA. Ordinario di Storia Contemporanea presso la Terza Università degli Studi di Roma, voce autorevole nel panorama internazionale, Riccardi ha ricevuto numerose lauree honoris causa, dall’Università Cattolica di Lovanio (Belgio), all’Università Card. Herrera, Ceu di Valencia (Spagna), la Georgetown University di Washington (Usa), l’Università di Augsburg (Germania), l’Università Jean Moulin Lyon 3. La rivista “Time”, inoltre, nel 2003 lo ha inserito nell’elenco dei trentasei “eroi moderni” d’Europa, cioè coloro che si sono distinti per il proprio impegno umanitario. Tra gli ultimi riconoscimenti il Premio Carlo Magno ricevuto ad Aquisgrana insieme alla Comunità di Sant’Egidio il 21 maggio 2009, e il XV Premio internazionale Vittorino Colombo, dalla Fondazione Vittorino Colombo e dal Comune di Albiate nel corso del 2011.
TERZO SETTORE. Intanto, il Forum del Terzo Settore augura alla nuova squadra di Governo un buon lavoro ed esprime al Premier Mario Monti il suo apprezzamento per l’istituzione dei due nuovi Ministeri alla Cooperazione internazionale e integrazione e alla Coesione territoriale, a riconoscimento del ruolo cruciale di queste tematiche alle quali il terzo settore è molto attento. Intanto, dal Forum del Terzo Settore arriva il via libera al nuovo governo: “Già ieri – ha dichiarato il Portavoce del Forum, Andrea Olivero – il Professor Monti ci ha dimostrato una grande disponibilità ascoltando con attenzione le nostre istanze. Adesso il nostro augurio è che la nuova squadra prosegua nella direzione intrapresa, pur consapevoli delle difficoltà che il nostro Paese sta attraversando e dei sacrifici che verranno richiesti ai cittadini. Chiediamo in particolare – prosegue Olivero – attenzione e impegno affinché venga realizzata al più presto un’ampia riforma del sistema di welfare, condivisa con tutte le parti sociali ed i cittadini, che garantisca equità sociale e giustizia, e che siano indicate le strade per uscire dalla crisi”.
Mirko Dioneo
http://www.santegidio.org/

Minori: in Italia quasi due milioni sono poveri

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ROMA. Peggiorano le condizioni di vita  dei bambini in Italia, e i minori pagano il prezzo più alto della crisi. Su dieci milioni 229mila bambini in Italia, un milione 876.000 vive in povertà, mentre 653 mila sono quelli in condizione di povertà  assoluta, privi cioè dei beni essenziali. È quanto emerge dalla II edizione dell’”Atlante dell’Infanzia (a rischio)”, diffuso alla vigilia della Giornata mondiale dell’Infanzia che si celebra il 20 novembre.  Un pianeta infanzia che in una Italia che invecchia si riduce sempre di più.  «L’Italia è ricca di esperienze di eccellenza per la promozione dei diritti dei minori», commenta Raffaela Milano, responsabile Programmi Italia-Europa Save the Children. «Oggi queste esperienze vivono una condizione di estrema difficoltà e solitudine, dal momento che la questione infanzia è sostanzialmente scomparsa dall’agenda istituzionale. Il compito di Save the Children, con il suo programma Italia, è dare voce anche a questa Italia, valorizzando e mettendo in rete queste competenze che rappresentano un patrimonio che l’Italia non può lasciare morire. L’Atlante – assicura – sarà la nostra agenda di lavoro».
CITTA’ GIOVANI –  Napoli, Caserta, Barletta-Andria-Trani sono infatti le uniche province “’verdi” italiane in cui la percentuale dei giovani fino ai quindici anni rimane maggioritaria sugli over 65. La crisi economica rischia di pesare soprattutto sui bambini e sugli adolescenti, in assenza di misure specifiche di tutela, si legge sull’”Atlante”. Dal 2008 a oggi, sono proprio le famiglie con minori ad aver pagato il prezzo più alto della grande recessione mondiale: negli ultimi anni la percentuale delle famiglie a basso reddito con un minore è aumentata dell’1,8%, e tre volte tanto (5,7%) quella di chi ha due o più figli. Se da un lato, Napoli e Caserta, sono giovani segnano molti disagi.  Secondo l’Atlante, la Campania si pone al secondo posto per quanto riguarda i livelli di povertà giovanile: il 31,9 per cento dei minori sono poveri. Sul gradino più alto la Sicilia con il 44,2 per cento. Per quanto riguarda il dato relativo alla cementificazione del territorio, rispetto all’Atlante 2010, Napoli scende dal primo al terzo posto, lasciando a Roma e Venezia i gradini più alti. Tuttavia, appena un bambino su 100 in Campania gioca nei prati e meno di tre ogni 100 sulle strade, secondo Save The Children. Stili di vita che influiscono ”inevitabilmente” sulle condizioni fisiche e di salute dei minori campani.
GIOVANI DI IERI E DI OGGI –  L’Atlante, con oltre 150 pagine e 80 mappe “fotografa” la condizione di bambini e adolescenti del nostro paese: dalle città e territori in cui vivono, alla povertà minorile, dagli spazi di verde e di gioco disponibili, all’inquinamento urbano, dalla dispersione scolastica alla spesa sociale e servizi per l’infanzia. E quest’anno, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dall’unità d’Italia, include anche un approfondimento sui quasi 100 ragazzi garibaldini che parteciparono alla spedizione dei mille, un modo anche per confrontare la “giovane Italia” di allora con quella attuale. «La qualità della vita dei nostri bambini e ragazzi è mediamente incomparabile con quella del secolo scorso – commenta Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia -. Tuttavia, se non è più la tubercolosi a uccidere, o la guerra, oggi i nostri minori fanno i conti con la povertà, la scarsità di servizi per l’infanzia, le città inquinate, stili di vita insani che conducono all’obesità».
DISPERSIONE SCOLASTICA, SOPRATTUTTO A SUD  – Colpisce il fenomeno  dei cosiddetti “early school leavers”, giovani tra i 16 e i 24 anni che hanno conseguito soltanto l’attestato di scuola secondaria di primo grado e che non partecipano ad alcuna attività di formazione: si stima siano un milione. In percentuale si va dal 12,1% del Friuli Venezia Giulia al 26% della Sicilia, seguita da Sardegna (23,9%), Puglia (23,4%), Campania (23%) e da alcune regioni del Nord come la Provincia di Bolzano (22,5%) e la Valle D’Aosta (21,2%). Altro fenomeno è l’abbandono degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie di secondo grado (licei, tecnici, professionali, eccetera). Il 12,3%, più di uno su dieci degli studenti, interrompe la frequenza e non si iscrive all’anno successivo. Fenomeno che si ripete soprattutto nelle aree metropolitane a sud:  le zone di Napoli, Caserta, Palermo, Bari, Taranto, Cagliari, Reggio Calabria, Catania.
LA SPESA PER SERVIZI ALL’INFANZIA, CAMPANIA FANALINO DI CODA – L’analisi territoriale degli interventi e delle risorse stanziate dalle amministrazioni pubbliche, nazionali, regionali e comunali, rivela un vero e proprio puzzle, un quadro di interventi frammentato e lacunoso, segnato dalla totale di assenza di indirizzi e pratiche comuni, destinato a peggiorare drammaticamente in un prossimo futuro se si considera, ad esempio, che il Fondo sociale nazionale pari a 1 miliardo di euro nel 2007 sarà ridotto a 45 milioni nel 2013. Rispetto poi ai servizi emergono grandi differenze da regione a regione. Basti pensare agli asili nido: in cima alla classifica l’ Emilia Romagna dei cui nidi usufruiscono il 29,5% dei bimbi tra 0 e 2 anni, l’Umbria (27,7%), Valle D’Aosta (25,4%) a cui fanno da contraltare la Campania – in fondo alla lista con il 2,7% dei bambini presi in carico dai nidi pubblici, o la Calabria con il 3,5%.
 
Simona Nocera
http://www.savethechildren.it/
 
 
 

A Palermo, Arcigay apre sportello per migranti

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PALERMO. Vivere la propria sessualità è difficile per un migrante, spesso schiacciato da leggi restrittive nei paesi di provenienza e dai pregiudizi nei luoghi di arrivo. Nasce «La migration» un nuovo punto di riferimento per la comunità omosessuale siciliana e non solo. Il 20 novembre, alle 19, sarà inaugurato a Palermo, al Blow Up, in piazza Sant’Anna 18, lo sportello per migranti lgbt. «È il primo sportello del centro e sud Italia – precisa Daniela Tomasino, presidente Arcigay Palermo – gli altri sono solo a Milano e Verona. Lavoriamo affinché i diritti di lesbiche, gay, transgender, bisessuali e dei migranti, siano semplicemente diritti della persona».

LA GESTIONE – Lo sportello, gestito da Arcigay Palermo e dall’associazione Diaria, con la collaborazione di alcuni esponenti dell’Unione mediatori professionisti, avrà sede presso il Blow Up tutte le domeniche pomeriggio. Un lavoro iniziato tre mesi fa, con una fase preparatoria per la raccolta di contatti e per la formazione dei volontari. A promuoverlo c’è Ana Maria Vasile. Originaria del nord est della Romania, è arrivata dodici anni fa a Palermo, dove lavora da tre anni come mediatrice interculturale. «Ho vissuto sulla mia pelle il doppio disagio – spiega Ana Maria Vasile, responsabile dello sportello – quello di essere immigrata e omosessuale. Così ho provato ad affrontare questa discriminazione offrendo un servizio ai migranti che vivono Italia. La Sicilia è un crocevia fondamentale nel Mediterraneo, soprattutto per gli sbarchi a Lampedusa. In molti provengono dall’Africa, dove esistono misure severe, fino alla pena di morte, per gli omosessuali. L’immigrato lgtb che arriva in Italia vive una doppia emarginazione, sia all’interno della propria comunità locale che non ne riconosce i diritti, sia tra gli italiani, poiché straniero. Noi lavoriamo alla realizzazione di questa doppia integrazione, oltre a offrire un sostegno legale e umano. Vogliamo far sapere a tutte le comunità di Palermo che ci siamo». Tra gli obiettivi dell’iniziativa c’è quello di promuovere attività di animazione e di confronto anche al di fuori dello sportello, nelle comunità di appartenenza degli immigrati o presso le istituzioni, per dare risposte adeguate a un migrante omosessuale o trans.

Stefania Melucci

Unicef in campo per la giornata dell’infanzia

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NAPOLI. È un fiume in piena, parla senza pause. Margherita Dini Ciacci, presidente regionale Unicef, ha presentato a Palazzo san Giacomo, le iniziative della Giornata Universale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in programma a Napoli, al Teatro Mediterraneo nella Mostra d’Oltremare lunedì 21 novembre, dalle 10 alle 18. «Lo scorso anno sono venuti oltre 3000 studenti da tutta la Campania – spiega Margherita Dini Ciacci – quest’anno ne aspettiamo tanti altri. Il nostro impegno continua a essere forte. Se a Napoli, città con i suoi tanti problemi, non riusciamo a creare partecipazione comunitaria, noi non cambieremo nulla. Non c’è bisogno di bacchette magiche, ma dell’impegno di tutti i cittadini, piccoli e grandi». EVENTI – Laboratori, giochi, info point dedicati alla raccolta differenziata, spettacoli e tante mostre in programma al Teatro Mediterraneo. Tutti insieme per festeggiare l’anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Si affronteranno temi impegnativi come la discriminazione dei figli degli stranieri e la mortalità infantile. La manifestazione, promossa da Comune di Napoli, Regione Campania e Ministero dell’Istruzione, è stata realizzata in collaborazione con il Csv di Napoli, esercito, Coni e Istituto degli Studi filosofici. Tra i protagonisti dell’evento anche i giovani di Nisida che accompagneranno il cantautore Pino de Maio. Il pomeriggio sarà dedicato ai giovani e alle loro problematiche. «Il Comune di Napoli – aggiunge l’assessore alle Politiche Giovanili Giuseppina Tommasielli della giunta de Magistris – da sempre è in prima fila per le nuove generazioni, visto che qui ci sono 250mila giovani. Una presenza importante che crea un valore aggiunto in questa città. Per crescere dobbiamo ripartire dai giovani». «Abbiamo coinvolto tutte le scuole della città, di centro e periferia, nell’organizzazione e nella realizzazione dell’evento», conclude il coordinatore della manifestazione Francesco Vernetti.

Stefania Melucci

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