testamentoROMA – Promuovere la cultura della solidarietà testamentaria in Italia: è questo l’obiettivo di “Testamento Solidale”, una campagna che per la prima volta mette insieme un gruppo di prestigiose ed autorevoli associazioni, con il contributo tecnico del Notariato, per informare e sensibilizzare sull’importanza di un gesto che può fare la differenza nella vita delle persone che hanno più bisogno. «Fare un lascito solidale ad associazioni riconosciute come Action Aid, Ail, Aism, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children e Unicef (gli enti promotori della campagna, ndr) – si afferma – significa garantire cibo, salute e istruzione a milioni di bambini. Vuol dire aiutare le persone con disabilità ad integrarsi al meglio nei territori in cui vivono, fornendo servizi socio-sanitari adeguati e sostenere la ricerca scientifica contro malattie come la leucemia e la sclerosi multipla. Ma significa anche lasciare un segno di noi e dei nostri valori quando non ci saremo. Il tutto attraverso un gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento e senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari. E senza che siano necessari ingenti patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate nelle più importanti cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo lascito può fare la differenza».
Il testamento solidale è un lascito a favore di enti, associazioni e organizzazioni onlus. Un atto di amore e generosità attraverso il quale si possono fare diversi tipi di lascito.
Ma 8 italiani su 10, infatti, non hanno mai preso in considerazione l’idea di mettere nero su bianco le loro “ultime volontà”. Addirittura 6 su 10 non hanno alcuna intenzione di fare testamento neanche in futuro, mentre il 21 per cento non ha mai valutato l’idea, ma “potrebbe pensarci su”. Soltanto l’8 per cento del campione (circa 1,5 milioni di italiani) ha fatto testamento, mentre il 5 per cento è intenzionato a farlo e il 6 per cento ci ha pensato ma è ancora incerto se farlo oppure no.
Lo studio conferma una propensione bassa al testamento da parte degli italiani, vicina a quella già registrata nel 2012 dall’Agenzia delle Entrate (15,78 per cento) e di gran lunga inferiore a quella di altri Paesi, ad esempio quelli anglosassoni: in Gran Bretagna la propensione si attesta intorno all’80 per cento, negli USA al 50 per cento. Oltre 7 milioni e 200 mila persone over 55, il 45 per cento del campione, dichiarano di non avere mai sentito parlare di lasciti solidali, mentre il 55 per cento sa di che si tratta. Il 9 per cento degli intervistati ha una propensione positiva, ma solo il 2 per cento degli italiani ha già fatto il lascito o sicuramente lo farà (circa 400 mila persone).
Lo studio mette in luce che tra gli italiani cresce la voglia di saperne di più sui lasciti solidali, ma evidenzia anche che le informazioni attualmente disponibili sono imprecise e limitate.
PER SAPERNE DI PIU’:
www.testamentosolidale.org
 

di Mirko Dioneo

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