ROMA. In calo coppie adottanti e minori stranieri autorizzati all’ingresso in Italia: sono i primi dati sui fascicoli relativi al 2011 diffusi dalla Commissione adozioni internazionali (il report annuale uscirà la prima settimana di febbraio). Hanno trovato una famiglia in Italia 4.022 bambini, provenienti da 57 paesi. Sono 3.154 coppie le coppie adottanti: dopo un incremento del 15,7% nel primo semestre 2011, sono calate del 17,1% nel secondo. Erano 3.241 del 2010. Il calo è dovuto, secondo la Commissione, a problemi burocratici, o meglio al rallentamento delle attività in Vietnam, Cambogia e Ucraina. Si confermano le caratteristiche dei genitori del 2010: aumento dell’età media, prevalenza di titoli di studio medio superiori, delle categorie impiegatizie, delle libere professioni e degli insegnanti.
RECORD MENEGHINO. Risiede nella regione Lombardia il maggior numero di coppie adottive (559 coppie pari al 17,7%). Segue il Lazio con il 10,5% (331 coppie) mentre le coppie residenti in Toscana e Veneto sono il 9,2% (291 coppie per ciascuna regione). Recupera il sud: il 7,2% in Campania (227 coppie) e 6,1% in Puglia il 6,1% (191 coppie): significativi gli incrementi percentuali in Sicilia e Calabria. Il mezzogiorno accoglie il 31,8% dei minori adottati.
LE PROVENIENZE. Gli autorizzati all’ingresso in Italia sono stati 4022 minori, provenienti da 57 paesi, il 2,6% in meno del 2010. Primo paese di provenienza la Federazione Russa con 781 minori, seguita da Colombia (554 minori), Brasile (304 minori), Ucraina (297 minori) e Etiopia (296 minori). Da questi cinque paesi proviene il 56% dei minori adottati in Italia. L’età media continua ad alzarsi: nel 2011 6,1 anni, nel 2010 erano 6, nel 2009 5,9. I più giovani arrivano dall’Etiopia (età media 4 anni) e dalla Russia (4,8), mentre l’età media più alta è quella dei minori provenienti dall’Ucraina (8,4).
di Francesco Gravetti