VENEZIA. Il mailbombing ha dato i suoi frutti. In Veneto, inviate oltre duemilacinquecento cartoline per chiedere di salvare il servizio civile. L’iniziativa è stata messa in atto da altrettanti giovani e operatori di vari settori del pubblico e del privato in Veneto, che sperano così di far arrivare il messaggio al presidente del Consiglio Mario Monti. La “mail bombing” – messa in atto non sul web, ma con vere cartoline che saranno spedite a Roma – si inserisce nelle attività in difesa del servizio civile nazionale. Tutto è iniziato a maggio, con un convegno all’Università di Padova.  «La dissoluzione e l’indebolimento del servizio civile implicano il mancato supporto a realtà fondamentali di assistenza e salvaguardia della popolazione e delle bellezze del nostro paese – spiegano i promotori dell’iniziativa -. La speranza è che quest’atto possa attirare l’attenzione su questa realtà e spinga a una più oculata gestione della spesa, per poter salvare un’istituzione unica nel suo genere».
PER SAPERNE DI PIU’
Mail bombing per salvare il Servizio Civile 

di Stefania Melucci

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