tommasiNAPOLI – La “Nuova Quarto calcio per la Legalità” il prossimo anno giocherà nel campionato di Eccellenza. Una vittoria che ha un significato che va ben oltre quello sportivo, visto che la Quarto Calcio era la squadra del boss Polverino e che oggi, commissariata, rappresenta un baluardo di legalità in una terra che a poco a poco sta cercando di scrollarsi di dosso l’ombra della camorra. Per festeggiare l’evento, oltre a Luca Catalano e Luigi Cuomo, rispettivamente amministratore giudiziario e amministratore delegato del club (nonché responsabile nazionale di Sos Impresa), i ragazzi hanno ricevuto la visita di Damiano Tommasi, ex calciatore professionista ed attualmente presidente della Associazione Italiana Calciatori. «L’iniziativa per la legalità del Quarto va appoggiata e condivisa in pieno dal mondo del calcio professionistico, – ha detto Tommasi, – la nostra associazione e la FIGC non possono che sostenerla con entusiasmo. L’impegno contro la camorra è un esempio importante per tutta la nostra società civile».
 

ARDITURO – Il presidente della Aic si è intrattenuto con i ragazzi per una partitella, durante la quale ha indossato la maglia ufficiale della squadra. All’incontro era presente anche il pm Antonello Ardituro della Dda di Napoli, tra i sostenitori del progetto. La Nuova Quarto è nata appena l’anno scorso, dalle ceneri della vecchia società smantellata grazie ad un provvedimento del Tribunale di Napoli, nell’ambito di una operazione di aggressione dei beni riconducibili al clan Polverino. Da quel momento, la squadra non ha avuto mai pace. Diversi sono stati i danneggiamenti alle strutture ed i trofei sono stati trafugati, senza contare l’indifferenza e la quasi ostilità con cui il team è stato accolto sui campi delle altre squadre durante le partite di campionato. Ora, però, è arrivata la rivincita. Sia della squadra, che ha conquistato il titolo, sia del Comune che, come ha spiegato Luigi Cuomo, si sta sottraendo alle grinfie della camorra con una presa di coscienza attiva dei commercianti e dei residenti.

di Nico Falco

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