volontariato2ROMA – Si sono svolti i lavori dell’Autoconvocazione del volontariato italiano. Più di 300 volontari presenti a Roma da tutta Italia per costruire il messaggio che il volontariato vuole dare al Paese. Un volontariato che rivendica prima di tutto la propria identità e la propria autonomia e non solo la capacità di rispondere a bisogni sociali sempre più urgenti in questo delicato momento di crisi del nostro Paese.

Un volontariato che rappresenta più di 4 milioni e mezzo di cittadini e che esprime centinaia di migliaia di organizzazioni, che chiede di essere riconosciuto per i suoi valori e per la sua azione. I volontari sono presenti ovunque e nei più diversi ambiti che vanno dal piano educativo, a quello dell’accoglienza, dall’inclusione sociale alla tutela dei diritti, alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio e del patrimonio artistico e culturale, fino agli interventi di protezione civile, all’impegno internazionale, al contrasto alla povertà e alla emarginazione sociale. Tutti temi, questi, che sono stati affrontati negli otto gruppi di lavoro durante la giornata dell’Autoconvocazione: dal tema dei valori del volontariato a quelli della coesione sociale, dal
volontariato e legalità, alla sussidiarietà e ai beni comuni, toccando ancora i temi del rapporto con la comunicazione e la globalizzazione della solidarietà, le reti e il volontariato generazionale.

Il volontariato insomma rivendica il suo ruolo e chiede di poter contribuire a giocare un ruolo anche politico all’interno del nostro Paese, con particolare riferimento al Disegno di Legge Delega di Riforma del Terzo settore.

E’ stato, dunque, avviato un percorso partecipato che consentirà al volontariato protagonismo e opportunità di descrivere quel paese che vuole contribuire al cambiamento.

Appuntamento conclusivo al prossimo 5 dicembre Giornata Internazionale del Volontariato.

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