PALERMO. Quattro milioni di euro andranno ai distretti socio-sanitari della Sicilia. Obiettivo: l’attivazione di prestazioni socio-assistenziali nell’ambito dell’Adi, l’Assistenza Domiciliare integrata. Si tratta delle somme previste dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali che l’assessorato regionale alla famiglia ha interamente destinato a circa il 50% dei distretti che hanno presentato un progetto rivolto alle attività socio-assistenziali dell’Adi.
COSA E’ ADI. L’Assistenza domiciliare integrata è una forma di assistenza rivolta a soddisfare le esigenze quasi esclusivamente degli anziani, dei disabili e dei pazienti affetti da malattie cronico-degenerative in fase stabilizzata, parzialmente o totalmente, non autosufficienti, che necessità di un’assistenza continuativa, che può variare da interventi esclusivamente di tipo sociale (pulizia dell’appartamento, invio di pasti caldi, disbrigo di pratiche amministrative, ecc.) ad interventi socio-sanitari (supporto psicologico, attività riabilitative, assistenza infermieristica, interventi del podologo)

I NUMERI. Il costo sanitario “medio pro-capite” per una assistenza in Adi è attestabile a 1.400 euro circa. Nel 2008, sono stati assistiti in Assistenza Domiciliare circa 16 miila persone con più di 64 anni su una popolazione di 900 mila persone circa. L’attività fin qui operata, come risulta dalle verifiche effettuate, è in crescita e può attestarsi su un incremento del valore percentuale fino all’ 1,1 % circa della popolazione anziana presente nel territorio regionale. L’Adi si inserisce nel Progetto Obiettivo Anziani (Poa) del 1992 che ha introdotto in ambito nazionale un nuovo modello di assistenza attento ai cambiamenti sociali, a quelli determinati dall’invecchiamento della popolazione, con particolare attenzione alle persone non autosufficienti.

di Mirko Dioneo

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