Trecento tamponi gratuiti, in nome di un mutualismo che da sempre accompagna le attività degli organizzatori. Il centro culturale Sgarrupato/Damm di vico Lepre, al quartiere Montesanto, si conferma vicino alla popolazione dando l’opportunità a chi non ha disponibilità economica la possibilità di effettuare il test naso-faringeo senza alcun esborso .

Un’attività che rientra tra le tante organizzate in questo anno di pandemia dallo Sgarrupato, dai pacchi alimentari distribuiti unitamente ad Emergency a consulenze per accedere a forme di sostegno per chi maggiormente ha subito le conseguenze della diffusione del Covid (solo per fare Delhi esempi). Un’intera giornata, dalle 9 alle 18, di tamponi grazie all’opera dei sanitari dell’Asl Napoli 1 Centro in prima linea a supportare l’iniziativa dello Sgarrupato.

“Sono arrivate tantissime richieste da persone che già seguivamo, segno che la pandemia da Covid continua a fare paura in diversi quartieri della città nonostante attualmente Napoli e la Campania sia zona gialla. La nostra volontà di aiutare chi ha meno si conferma e proseguirà ” afferma Bianca Verde, consigliera della Seconda Municipalità e attività dello Sgarrupato/Damm. Trenta euro circa il costo di un kit per il tampone, 80 euro per il sierologico: costo non banale soprattutto per chi non gode di un lavoro fisso o deve fare fronte alle spese di mantenimento della famiglia. “Io ho alcune patologie e ho accesso al reddito di cittadinanza perché non lavoro. Un’opportunità del genere è da cogliere al volo, pagare per capire come stai non mi sembra giusto” afferma Roberto residente a Bagnoli e rinfrancato dalla sua negatività. Francesca, abitante di Montesanto, scherza. “Sapevo di essere negativa, il Covid non mi sopporta. Lo dico perché il mio compagno era positivo e a me il virus non ha colpito. Ma è un’opportunità colta”. “È un’ingiustizia pagare per un tampone e lo è specialmente oer chi come me non ha nulla” è convinto Giuseppe, proveniente da Scampia e appartenente al gruppo dei 7 Novembre. “È questo lo spirito che accompagna la giornata di oggi – spiega Angela Parlato anche lei consigliera della Municipalità Seconda e attivista dello Sgarrupato- stiamo assistendo a casi di contagi da Covid nelle scuole e nelle famiglie, c’è un’ansia palpabile. Attestando la loro negativa al test con il tampone, le persone possono almeno essere sicure di poter andare a trovare i parenti, i genitori anziani, i figli. È un’incentivo di tranquillità non da poco”. A dimostrarlo è la legittima paura di Maria , una donna anziana che appena capisce che il tampone deve penetrare una sua narice si spaventa. La dottoressa dell’Asl cerca di infonderle calma. “Ma questo maledetto virus quando se ne va? Non lo sopporto più” esclama senza tanti fronzoli. Una domanda che tutti si pongono. E tra una teoria e l’altra, lo Sgarrupato si muove in modo concreto. Come sempre.