Un programma di attività gratuite destinate a persone giovani, adulti ed anziani. È questo il fine del progetto della Regione Campania, “La Comunità Flegrea al Centro per la sua Salute e Ben…Essere” affidato all’AIMA campana che tende a prevenire una serie di malattie tra cui malattie croniche non trasmissibili e degenerative. Tanti i servizi offerti: dall’attività motoria a quelle teatrali, canto, danza e ballo, consulenze specialistiche attraverso la presenza di professionisti quali personal trainer, educatori di scienze motorie, nutrizionisti, sociologi, psicologi, fisiatri che lavorano con l’obiettivo di promuovere stili di vita salutari per il benessere psicofisico della persona.
Il progetto si svolgerà dall’anno prossimo, e per 36 mesi, a Bacoli (Napoli), in una sede concessa dal Pio Monte della Misericordia, in collaborazione con una rete di stakeholder tra cui l’ASL Napoli 2, il Comune di Bacoli, il Comune di Monte di Procida e il Comune di Pozzuoli, ASD Meridies Onlus, ANIMA ODV, Le Fate Di Arianna Onlus. Con questo progetto si è data la possibilità di estendere a tutta la cittadinanza una serie di attività. Tutto gratuitamente.
Presso la stessa sede è presente CASA AIMA una struttura diurna per l’accoglienza di persone anziane e/o con Alzheimer, declino cognitivo o con disturbi di memoria. “Vi sono laboratori di attività socializzanti –– spiega la fondatrice dell’AIMA campana Caterina Musella e di stimolazione cognitiva per i pazienti, e attività di gruppo di Auto Mutuo Aiuto, counseling sociologici, informazione sui servizi territoriali e benefici economici spettanti, unitamente all’orientamento alle relative procedure di accesso. Inoltre è possibile ottenere supporto psicologico, per i familiari e supporto nella gestione della Malattia per contrastare fenomeni di solitudine e sollevare il carico assistenziale del Caregiver e di tutta la famiglia”.
Interagire con le famiglie di persone che scoprono di avere un familiare malato di Alzheimer è un aspetto importante, se non fondamentale. A spiegarlo è sempre Caterina Musella: “Noi le sosteniamo nella gestione della malattia, dandogli tutta una serie di informazioni utili a convivere con persone ammalate per evitare, ad esempio, di scatenare un disturbo comportamentale”. Pertanto, secondo la Presidente è necessario informare i familiari su come trattare la malattia perché “questo può evitare il presentarsi di questi disturbi. Inoltre sostenere le famiglie, evita l’istituzionalizzazione o per lo meno la riduce, perché avranno una serie di sostegni, come sapere che esiste il centro diurno, che può avere l’assistenza domiciliare, può avere il benefit economico, che ci siamo noi che possiamo accoglierlo tutto il giorno presso la nostra struttura”.
di Adriano Affinito
Il corso gratuito per Caregiver di Aima