Una passeggiata conoscitiva per incontrare la comunità dell’Orto Sociale Urbano di Ponticelli, progetto di cura del verde cittadino, inclusione sociale e cittadinanza attivo da sette anni nella periferia est di Napoli.

La giornata, in programma mercoledì 11 maggio 2022 alle ore 10 all’interno del Parco comunale Fratelli De Filippo (via Malibran), vedrà la presenza dell’Arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia.

Prenderanno parte all’iniziativa: il presidente del gruppo di imprese sociali Gesco Sergio D’Angelo; la direttrice sanitaria dell’Asl Napoli 1 Centro Maria Corvino; il direttore del Dipartimento Dipendenze dell’Asl Napoli 1 Centro Gennaro Pastore; l’assessore comunale alla Salute e al Verde Vincenzo Santagata; l’assessore comunale alla Legalità Antonio De Jesu.

Nel corso della mattinata, porteranno le loro testimonianze varie realtà presenti all’interno dell’oramai sempre più vasta comunità dell’Orto, tra associazioni e cittadini. Sarà l’occasione anche per inaugurare la terrazza dell’Istituto Archimede dedicata alle donne vittime di violenza con la piantumazione di un albero di mimosa, l’installazione di una scultura e di una panchina rossa dipinta dagli alunni dell’istituto Calamandrei di Ponticelli.

L’Orto Sociale Urbano nasce nel 2015 grazie all’affidamento da parte del Comune di Napoli all’ASL Napoli 1 Centro (Dipartimento Dipendenze) di una vasta area del Parco comunale Fratelli De Filippo, nel quartiere di Ponticelli.

Il progetto viene attivato dal Centro Diurno Lilliput, struttura intermedia socio-riabilitativa per persone con problematiche di dipendenza dell’Asl Napoli 1 Centro gestita con il gruppo di imprese sociali Gesco attraverso la cooperativa sociale Era.

L’Orto rappresenta attualmente un virtuoso esperimento di inclusione sociale, di rigenerazione urbana e di eco-sostenibilità ambientale: un modello che mira a coniugare la sviluppo del territorio con la tutela dei diritti, dei beni comuni, della qualità della vita, dell’ambiente, delle relazioni sociali, nella consapevolezza che il benessere collettivo passa anche per la riduzione delle distanze e per il contrasto delle povertà e dell’esclusione.

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