Un luogo abbandonato che diventa simbolo di speranza. Al Parco Verde di Caivano, grazie all’intervento dei volontari dell’associazione Un’infanzia da vivere,  lo spazio antistante la chiesa di San Paolo Apostolo è stato recuperato e fatto oggetto di un intervento di decoro urbano. Qui dove prima c’erano solo erbacce e immondizia, è stato creato uno spazio verde che diventa il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Ad abbellire la piazzetta, rinominata “Rompi il silenzio”, sono state poste una panchina e una scarpetta rosse, un modo per incoraggiare e favorire la diffusione della consapevolezza nelle donne che la violenza non è amore e che la manipolazione psicologica non è più tollerabile.

A inaugurare lo spazio, dato in gestione dal Comune di Caivano all’associazione Un’infanzia da Vivere, giovedì 20 luglio alle ore 17, parteciperanno, tra gli altri il Sindaco di Caivano Vincenzo Falco e Antonella Piccolella referente di Fondazione CON IL SUD.

«Il 20 luglio- dice Vincenzo Falco, Sindaco di Caivano- festeggeremo la sistemazione dell’aiuola nei pressi della Chiesa San Paolo Apostolo del Parco Verde. Un doveroso omaggio in ricordo delle donne vittime di violenza. Un grazie sentito all’associazione “Un’infanzia da vivere” e al suo animatore Bruno Mazza.  Le aiuole, le piccole e grandi aree verdi devono essere gestite dai cittadini. Dobbiamo rendere ordinario ciò che oggi è straordinario».

«Penso sia un momento importante – spiega Chiara Campestre, presidente di Un’infanzia da Vivere-per dare voce a tutte quante le donne che prenderanno il coraggio di denunciare qualsiasi violenza. Il parco verde ha bisogna di bellezza e quella bellezza la possiamo trasmettere recuperando gli spazi dei beni comuni. Ringraziamo la Fondazione Con il Sud e il suo presidente Stefano Consiglio, la Regione Campania e l’assessore Lucia Fortini per il patrocinio morale, il Comune di Caivano nella persone del Sindaco Vincenzo Falco, i volontari della nostra associazione e il CSV di Napoli per il supporto. Faccio,poi, un ringraziamento particolare alla società Max Pubblicità di Luigi Loffredo per aver donato l’ opera simbolo della lotta   contro la violenza  sulle donne».

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