NAPOLI. Al via a Marigliano  il primo festival dei diritti dei ragazzi, tre settimane di incontri e appuntamenti che vogliono mettere al centro dell’attenzione esclusivamente il minore. “Minore a chi? Per una piena cittadinanza dei ragazzi” è stato il tema del convegno di apertura voluto fortemente dagli organizzatori nella data del 23esimo anniversario della dichiarazione internazionale dei diritti dei ragazzi. In una pienissima sala del consiglio comunale di Marigliano, oltre cento persone di sono date appuntamento per parlare dei diritti dei minori e di cosa fare per rendere le città “a misura di bambino”.
“Le città nate con il boom dell’edilizia hanno pochi spazi – ha commentato Pasquale Granata, direttore generale Anci Campania – e diciamo anche che i comuni per i bambini fanno poco. Non è solo una questione di risorse, è una questione di mentalità”. Granata ha sottolineato il fatto di vivere “come un dramma il non poter assicurare a questi ragazzi, non solo un presente, ma nemmeno un futuro. Nei comuni si è fatto spreco di risorse, adesso bisogna individuare le priorità”. L’impegno dell’Anci, nelle parole di Granata, sarà quello di assistere tutti i comuni in cui si fanno buone pratiche.
Pasquale Calemme, presidente regionale del Cnca (coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza), ha quindi presentato la campagna “Batti il cinque” per i diritti civili e sociali dei ragazzi. “Noi dobbiamo sperare che tutti i guai che abbiamo fatto si possano risolvere – ha detto Calemme – bisogna fare in modo di attivare quei diritti che sono sanciti nella convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
Al dibattito ha partecipato anche Toni Nocchetti, presidente dell’associazione “Tutti a scuola”, che ha parlato di come possa essere ancora più difficile essere “minore” e disabile nella società odierna.
All’incontro, moderato da Fedele Salvatore della cooperativa sociale Irene ’95, hanno preso parte l’assessore alla Cultura del comune di Marigliano, il direttore scolastico regionale Diego Bouché, e i dirigenti degli istituti che hanno appoggiato l’iniziativa.
Nel corso della mattinata sono stati presentati anche due brani musicali. Il primo scritto apposta per l’occasione dai ragazzi di un laboratorio scolastico, è diventato la sigla del Festival, mentre il secondo è stato realizzato dai ragazzi dell’istituto Ipia di Miano (Napoli), che hanno realizzato il videoclip “Io non ci sto”, una canzone contro la camorra.

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