ROMA. In Italia si muore meno sul posto di lavoro. Nel 2011 sono state 920 le morti bianche rispetto alle 973 dell’anno precedente, con un calo percentuale del 5,4. A comunicarlo è l’Inail nel Rapporto annuale 2011, presentato oggi alla Camera. Per il secondo anno consecutivo, il numero seppur drammatico di morti sul lavoro resta al di sotto di mille: un dato al minimo storico, secondo l’Inail.
INFORTUNI. Anche gli infortuni calano. Nel 2011 sono stati 51mila in meno i casi denunciati rispetto al 2010: 725mila rispetto ai 776mila dell’anno precedente, in flessione del 6,6%. Una cifra che però, fa notare l’Inail, non contempla gli infortuni dei lavoratori “in nero” che, secondo i dati dell’Istat, riguarderebbero tre milioni di persone sull’intero territorio nazionale. Secondo l’Istituto sono 164mila gli infortuni “invisibili” che hanno riguardato i lavoratori a nero, infortuni di gravità media o bassa che restano in lieve diminuzione rispetto al 2010. È soprattutto nell’industria che cala il numero degli infortuni sul lavoro, settore che fa registrare un meno 8,2%, con un’elevata riduzione degli incidenti soprattutto nelle costruzioni (-14,7%, a fronte di calo occupazionale del 5,3%), nella meccanica (-6,7%) e nella metallurgia (-6,6%). Anche l’agricoltura ha registrato un calo del 6,5% mentre nei servizi il calo complessivo del 5,5% è da attribuire soprattutto ai trasporti dove si registra un -11,3%. E dopo anni di costante aumento, anche nel settore dei lavoratori su strada si registra un calo, con una flessione nel 2011 dell’8,4%.
NORD E SUD – Sul piano geografico, sia infortuni che decessi registrano un calo maggiore al Sud con una diminuzione delle morti bianche del 14,9% che, tradotto in vite umane, vuol dire meno 48 morti sul lavoro nel 2011 rispetto all’anno precedente. In totale 275 decessi a fronte dei 323 dello scorso anno. Mentre per gli infortuni si registra nel Mezzogiorno un meno 8,1% di casi (dai 151.391 del 2010 si passa ai 139.197 del 2011). Ad aiutare l’attività di controllo dell’Inail è l’utilizzo delle tecnologie informatiche di cui si è dotato l’Istituto che sulle 20.201 aziende controllate ha riscontrato una irregolare applicazione delle leggi sulla sicurezza nell’86% dei casi. Sicurezza e tutela sul luogo di lavoro sono le parole d’ordine pronunciate dal ministro Fornero, presente all’incontro. Il nostro Paese non è in ritardo sulla normativa, ha affermato il ministro del Lavoro, ma «le buone norme sulla sicurezza necessitano di una effettiva applicazione e di un costante monitoraggio che richiedono un impegno continuativo delle istituzioni e una diffusione di una cultura della prevenzione» ha aggiunto, prima di assicurare che «il lavoro relativo allo stato di attuazione del testo unico è in avanzato stato di realizzazione» e finirà entro l’anno.