TERNI. Città Giardino, quartiere creativo della città,  ospita in questi giorni il progetto di didattica e di pedagogia attiva “Città Giardino è un cane” di Utilità Manifesta / design for social, associazione di promozione sociale che dal 2009 progetta attività per la riscoperta e la valorizzazione dello storico quartiere della città. Realizzato in collaborazione con la Scuola Primaria “R. Donatelli” di Terni, il progetto vede il coinvolgimento delle classi VA, VB e IIA, per un totale di 70 bambini che, attraverso specifici laboratori stanno sperimentando sul campo i concetti di identità, quartiere, indagine, scoperta e conoscenza. Ispirato alla filosofia di Bruno Munari – inventore, artista, scrittore, designer, architetto e grafico – che nei bambini sempre ha trovato la sua fonte ispiratrice più importante – “Città Giardino è un cane” si sviluppa attraverso la fusione di gioco e didattica, lasciando il bambino libero di esprimersi attraverso il segno e la parola, di scoprire e di raccontare il quartiere appropriandosi di particolari punti di vista. Il progetto vuole stimolare nei bambini il desiderio di conoscenza e di libera espressione, far sì che Città Giardino sia un enorme foglio bianco sul quale potere intervenire attivamente, riappropriandosi di una dimensione fisica ed intellettuale “su misura”. I designers dell’associazione progettano gli incontri relazionandosi con il pensiero della pedagogista e psicologa Maria Montessori e dello psicologo maltese Edward De Bono con lo scopo di rendere il bambino autonomo nella relazione con le attività proposte, mettendo l’accento sull’importanza di trasmettere al bambino un metodo, il cosiddetto “come fare”, piuttosto che il “cosa fare”. Così, in tutti i momenti del progetto, i bambini non dipendono passivamente dai designers ma interagiscono attivamente con persone, luoghi e attività. Gli alunni sperimentano la capacità di vedere l’altro lato di tutte le cose, “osservare l’invisibile” e renderlo visibile anche agli altri, una facoltà tipica del bambino, ancora libero da condizionamenti e abitudini visive radicate. È quello che stanno sperimentando le classi durante la passeggiata alla scoperta del quartiere, visitando luoghi, ripercorrendo storie del passato e del presente, conoscendo persone, arti e mestieri che popolano il luogo. Il progetto è propedeutico alla progettazione di una segnaletica di quartiere ispirata ai laboratori realizzati e allo sguardo complice dei piccoli protagonisti di questa esperienza che in classe si stanno anche confrontando con i concetti di orientamento e segnaletica.

di Walter Medolla

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