ROMA – Il fenomeno migratorio fa parte della storia dell’umanità. Gli spostamenti verso l’Europa sono incrementati dal secondo dopoguerra. L’interesse politico e mediatico si è acceso negli ultimi vent’anni. Nonostante una certa attenzione verso il fenomeno, le informazioni che giungono all’utilizzatore finale sono spesso errate. Non si racconta, ad esempio, che dei 60 milioni di migranti fuggiti dalle guerre nel 2015, solo un milione è giunto in Europa. Si raccontano i crimini che compie un migrante facendo di tutt’erba un fascio. Si utilizzano molto spesso termine erronei nella descrizione dei cittadini che approdano sulle nostre coste, come profugo. Non si racconta che invece i migranti contribuiscono significativamente al Pil italiano ed alla crescita demografica. Racconta questo e puntualizza alcuni degli altri argomenti sopracitati Filippo Miraglia nel suo libro “Rifugiati. Conversazioni su frontiere, politica e diritti” scritto con Cinzia Gubbini (€10,00, Edizioni Gruppo Abele, prefazione Luigi Manconi e Alessandro Leongrande).
ARCI – Vicepresidente di Arci, Filippo Miraglia è da anni impegnato sul tema dei rifugiati e in questo breve, ma interessante testo, racconta quello che fanno concretamente nel quotidiano alcune organizzazioni ed associazioni che lavorano con i migranti. Miraglia spiega come potrebbero essere meglio utilizzati i fondi per i respingimenti, come potrebbe essere messa in pratica una vera accoglienza e integrazione nella società anziché stipare i migranti in dei centri come dei pacchi. L’autore argomenta anche l’importanza di affidare il servizio agli enti locali ed alle organizzazione e non, come invece accade, alle prefetture come una qualsiasi emergenza.”Rifugiati” è un libro che contiene sia informazioni che riflessioni. Un saggio che può tornare utile a tanti che, anche nella quotidianità, si trovano a conversazione su un tema che, nel bene e nel male, è al centro del dibattito politico e mediatico. Un testo che può aiutare gli stessi politici e giornalisti a non cadere in tante imprecisioni, talvolta anche volute.
 

di Ciro Oliviero

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui