siria_profughiROMA –  «Le offerte giunte in Caritas italiana per aiuti umanitari, a due anni e mezzo dal conflitto in Siria, non hanno raggiunto i 150 mila euro. Una somma irrisoria rispetto a quanto viene donato per terremoti o altre catastrofi naturali, quando facilmente si raggiunge circa il 90 per cento in più». Ad affermarlo – in una intervista al Servizio Informazione Religiosa – è Paolo Beccegato, responsabile dell’area internazionale di Caritas italiana. Beccegato chiede agli italiani maggiore generosità: «Il problema è  che questa emergenza richiederebbe molta più solidarietà. Purtroppo abbiamo riscontrato circa il 90 per cento in più quando si tratta di terremoti o altri catastrofi naturali: forse perché ci si immedesima di più (potrebbe capitare anche a noi) o forse perché i media non riescono a documentare o spiegare bene le ragioni dei conflitti.  Sono circa 130 mila i profughi dalla Siria assistiti da Caritas Giordania, il 10 per cento di un milione e 300 mila siriani accolti sul territorio del piccolo Paese mediorientale (su 6 milioni di abitanti), di cui solo una piccola parte vive nei campi.  Caritas italiana li ha supportati finora con 30 mila euro. Al termine della missione ha deciso di destinare altri 50 mila euro per progetti di sostegno al volontariato e un nuovo centro per anziani e disabili. Una cifra che rientra nei 550 mila euro complessivi donati finora per aiuti d’urgenza alle Caritas di Siria, Giordania, Libano e Turchia.

di Mirko Dioneo

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