SIENA. Al via il censimento Istat delle istituzioni no profit, che partirà il 10 settembre. A breve, sarà disponibile on-line il modulo per la compilazione. Lo ha annunciato, durante la decima conferenza internazionale degli studi del terzo settore di Siena, il team di ricerca dell’Istat, coordinato da Sabrina Stoppiello.  A 10 anni di distanza dal primo rilevamento, il censimento 2012 sul non profit sarà caratterizzato da significative innovazioni sul versante metodologico, correlato anche dall’ampio utilizzo di archivi amministrativi. Uno degli aspetti peculiari e innovativi della rilevazione censuaria riguarderà la predisposizione da parte dell’Istat della lista censuaria, realizzata attraverso l’integrazione di una serie di fonti di input, amministrative e statistiche.
LA NOVITA’ – Un’indagine sul terzo settore che rappresenta una novità in Italia. «La lista precensuaria – spiega Sabrina Stoppiello –  costituisce un solido supporto alla rilevazione statistica, in quanto permette di identificare le unità di rilevazione, personalizzare i questionari che saranno recapitati direttamente alle istituzioni da rilevare, predisporre gli elenchi di riferimento delle unità, per gli organi di censimento, acquisire informazioni qualitativamente affidabili sulle caratteristiche principali delle unità istituzionali censite (desumibili dalle fonti di input) utili al controllo della qualità dei dati rilevati».« Inoltre – prosegue la Stoppiello –  il processo di costruzione della lista così implementato porrà le basi per la predisposizione di un registro statistico delle istituzioni non profit che, una volta a regime, potrà essere aggiornato annualmente tramite l’integrazione delle informazioni presenti in differenti fonti amministrative e statistiche. Tale registro costituirà la base di riferimento per la realizzazione di indagini di approfondimento sulle tipologie istituzionali del settore non profit».
LISTA PRECENSUARIA, LE DIFFICOLTA’ DI RILEVAZIONE – Un team di metodologi, ricercatori e informatici dell’Istat ha lavorato a lungo per elaborare la lista. Il lavoro, suddiviso in più fasi, ha riscontrato non poche difficoltà per la frammentazione del quadro normativo caratterizzante il settore no profit.

di Sabrina Rufolo

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