NAPOLI. Nel 1953 la scrittrice Anna Maria Ortese pubblicò la raccolta di racconti dal titolo “Il mare non bagna Napoli”. Nel libro si parla delle storie di disperazione e povertà che si svolgono nei vicoli di Napoli, tra bambini e le loro famiglie. Oggi è ancora così? C’è qualcosa, a Napoli, che ci faccia intravedere il mare? La risposta prova a darla il reportage di Crash, il programma condotto da Valeria Coiante su Rai3, in onda domani sera, dopo il Tg3 Linea Notte.
LE STORIE. Il reportage diviso in quattro blocchi, racconterà le storie di giovani che vivono in zone “difficili” di Napoli e della sua provincia, storie di chi alza la testa e continua dritto per la sua strada, aiutato da associazioni, scuola e volontari che hanno in comune la diffusione dell’idea di legalità.
La prima esperienza è quella dell’associazione “Figli in famiglia”, che nella periferia orientale di Napoli ha raccolto le pressanti esigenze del territorio circostante e ha deciso di orientare i minori alla convivenza civile, creando situazioni in grado di allontanarli dalla “strada”, creando passatempi e alternative aggreganti. Progetto simbolo è quello di una squadra di calcio davvero “speciale”. Una squadra dove alcuni dei piccoli giocatori appartiene a famiglie malavitose che sono perennemente in lotta per il controllo del territorio. Ma in campo la musica cambia e mentre i loro parenti studiano come prevaricare sugli altri, loro si allenano per sconfiggere gli avversari di turno su un rettangolo di gioco a suon di gol.
LE SCUOLE. Si parlerà, poi, di una scuola, l’Ipia di Miano, che sorge in una delle zone più degradate della città, l’area a nord di Napoli. Qui un gruppo di docenti da anni è impegnato sul fronte della legalità, attraverso laboratori pomeridiani e iniziative rivolte ai giovani studenti, per offrire loro valide alternative alle facili promesse della malavita organizzata. Si tratta di ragazzi che, qualche volta, hanno alle spalle percorsi difficili e che troppo spesso si scontrano con il “potere” della camorra. Il reportage ci guiderà in un viaggio all’interno della scuola e nel laboratorio che ha visto i ragazzi protagonisti di un videoclip musicale che parla di riscatto sociale, legalità, possibilità di sconfiggere la camorra.
Poi è la volta di Radio Siani, la radio della legalità. Un progetto che nasce ad Ercolano dove esisteva invece la radio della camorra, un’emittente abusiva che trasmetteva messaggi intimidatori e veline dal carcere. Radio Siani ha sede in un bene confiscato al boss Giovanni Birra e conta tantissimi volontari e una rete di associazioni impegnate in trasmissioni di impegno civile.
Infine, si va in acqua, con un progetto di spiccata valenza sociale che avvicina al mare i bambini di quartieri “a rischio” della città di Napoli. Bambini confinati in quartieri “difficili” che pur vivendo a Napoli non avevano mai visto il mare. La Lega Navale di Napoli in collaborazione con la Marina Militare Italiana e l’associazione Altra Napoli onlus, ha dato vita a un progetto che vede coinvolti circa 100 bambini di alcuni dei quartieri più disagiati di Napoli a cui vengono offerti gratuitamente corsi di iniziazione alla vela. Saranno raccontate, in particolare, le storie di due piccoli campioni, che hanno iniziato per gioco e ora si avvicinano al settore agonistico bruciando le tappe.

di Sofia Curcio

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