ROMA. La crisi c’è e arriva anche sui conti della spesa delle famiglie italiane. È questo che emerge dall’analisi Coldiretti/Swg che ha preso in esame i conti degli italiani dall’inizio del 2012. Poco più del 60% della popolazione cerca di risparmiare spendendo meno al supermercato, facendo calare particolarmente le vendite di frutta, carne e vino, con una maggiore attenzione allo spreco di cibo. La stessa percentuale di persone è più attenta ad offerte e sconti sparsi per le diverse catene di distribuzione; ma per la prima volta emerge anche un altro dato essenziale per comprendere quanto non sia più l’oculatezza, ma una vera e propria riduzione dei consumi ad essere l’orientamento generalizzato in materia di generi alimentari: anche le catene di discount vedono le loro vendite calare, con una percentuale che ammonta circa al 3%.
INVERSIONE DI TENDENZA. Ma a volte le cattive notizie sono accompagnate da quelle buone: dallo stesso rapporto di Coldiretti si evince che, nonostante i preoccupanti cali di vendite nella distribuzione al dettaglio di ipermercati e discount, aumentano le vendite a domicilio, dilagano i gruppi di acquisto solidale e soprattutto cresce il fatturato dei produttori diretti: 9 milioni di italiani si rivolgono a questi con un aumento delle vendite del 3,4 %.

di Claudia Di Perna

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